King's Bounty 2 | Anteprima, una promettente rivoluzione

Abbiamo assistito a una lunga presentazione dell'attesissimo King's Bounty 2 e ce ne siamo subito innamorati: ecco perchè.

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a cura di Giacomo Todeschini

Editor

C’è poco da fare: questa volta 1C Entertainment pare avere fatto le cose decisamente in grande. Qualche settimana fa abbiamo infatti assistito a una presentazione a porte chiuse di King's Bounty 2, titolo atteso il prossimo 24 agosto su PC e console, e ce ne siamo a dir poco innamorati. Impressioni confermate dal trailer visto qualche giorno fa all’E3 2021. Un enorme mondo open world squisitamente fantasy, una pletora di battaglie a turni dal sapore strategico e un mondo di cose da fare: se il buongiorno si vede dal mattino, quello di King's Bounty sembra essere un gradissimo viaggio, che non vediamo l’ora di vivere. Andiamo però con ordine.

Un mondo fantasy da esplorare

Con King's Bounty 2 l’iconica serie si prepara, per dichiarazione della stessa 1C Entertainment, a fare il grande passo, abbandonando le vesti da indie per abbracciare completamente quelle da produzione maggiore. L’immenso mondo fantasy plasmato dalla software house per il titolo è un chiaro e lampante segno di questo cambio di prospettiva e della fiducia riposta nel progetto. In esso potremo infatti vagare in lungo e in largo come in un qualsiasi GDR occidentale AAA, cercando tesori, risolvendo quest e così via.

Ovviamente dal breve spezzone di gameplay che ci è stato mostrato non è stato possibile comprendere a fondo la bontà e la vastità di tale ambientazione, ma le impressioni di quanto visto sono sicuramente positive. Villaggi colmi di vita, imponenti edifici, campi in fiore e tetri cimiteri: il mondo di King's  Bounty 2 è preso a piene mani dal classico immaginario fantasy e pare possedere tutte le carte in regola per ammaliare gli amanti del genere. A destare qualche perplessità sono invece le animazioni, soprattutto quelle facciali, che restano comunque di una qualità tutto sommato soddisfacente.

Sul campo di battaglia

Se King's Bounty 2 ha quindi declinato il peregrinare tra una zona e l’altra a un’esperienza prettamente da GDR classico, i combattimenti restano invece quelli di sempre e si svolgono rigorosamente a turni su campi di battaglia esagonali. Tali battaglie si attivano o con il proseguo di qualche quest o entrando in dei grandi cerchi dorati che troveremo di tanto in tanto nella mappa di gioco. Niente mostri nascosti nell’erba alta alla Pokèmon insomma, ma delle minacce ben visibili.

La novità di King's Bounty 2 negli scontri prende piede nei campi di gioco che ricalcano la morfologia della zona. Per la prima volta della serie tali scacchiere dalle caselle esagonali sono quindi anche in 3D, con alture e altri ostacoli che prendono un ruolo deciso e dirompente nelle varie strategie. Banalmente, se un plotone di arcieri non ha visuale libera non può andare a colpire una truppa avversaria.

Un’altra dinamica molto interessante presente in King's Bounty 2 è poi quella per cui ogni singola truppa del gioco possiede tre diversi livelli tra di loro differenti anche a livello estetico oltre che di abilità e statistiche. A rendere il tutto più interessante è poi il fatto che l’opera di 1C Entertainment ci dà la possibilità di reclutare praticamente ogni tipologia di guerriero e mostro presente nel titolo. Unica esclusione da questa lista sono le truppe appartenenti al Void, male assoluto del titolo che attanaglia il mondo di gioco.

Tante scelte, un solo finale

Tornando ora alle meccaniche da GDR di King's Bounty 2, molto promettente pare essere la presenza di un sistema a 4 ideali, che potremo modificare in base ai nostri comportamenti e alle nostre scelte in gioco. Rispettare la giustizia ci permetterà di ottenere punti ordine, mentre mostrare fermezza in determinate situazione punti potenza e così via. Posizionarsi in uno dei quattro punti non garantisce però solamente differenti caratterizzazioni del nostro personaggio, ma anche tutta una serie di modifiche durante il gioco. Un personaggio spostato verso l’anarchia disporrà quindi ad esempio di truppe più veloci, mentre uno più dedito all’ordine avrà maggiori punti salute e una difesa più rocciosa. Nonostante sia poi possibile in ogni caso e con ogni posizionamento dell’eroe nella matrice degli ideali reclutare qualsivoglia truppa, assoldare combattenti appartenenti a un’ideale lontano dal nostro ne abbasserà il morale e la verve in battaglia.

Tutto ciò unito alla possibilità di fare differenti scelte nelle quest arricchisce ancor più la caratterizzazione del personaggio, permettendo al giocatore di plasmarlo a proprio piacimento. Tutta una serie di bivi narrativi, che confluiranno però, come dichiarato da 1C Entertainment stessa, in un unico finale. Tutte le strade portano insomma alla, si spera, sconfitta del Void.

King's Bounty 2: in conclusione

Inutile girarci intorno: King's Bounty 2 sembra veramente figo. 1C Entertainment ha infatti con quest’ultimo capitolo della serie voluto alzare decisamente la posta e pare proprio averlo fatto nel modo giusto. Senza tradire la propria anima da strategico a turni, King's Bounty 2 si prepara ad accogliere un’articolata e completa intelaiatura da gioco di ruolo, aprendosi così a numerose nuove frange di giocatori. Al 24 agosto non manca poi così molto, ma dopo quanto visto l’attesa sembra davvero interminabile.

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