LEGO Movie 2 The Videogame Recensione

Abbiamo recensito il nuovo tie-in della serie LEGO che prova a presentare alcune nuove meccaniche completamente nuove per la serie.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Tanti anni fa, LEGO, in chiara difficoltà economica, riuscì a salvarsi dalla bancarotta grazie a TT Games e Warner Bros. e ai loro videogiochi dedicati ai famosi mattoncini danesi. Il successo dei primi titoli, spinse la compagnia a puntare sempre più in alto, acquisendo sempre più license per permettere la produzioni di giochi LEGO quali: Signore degli Anelli, Harry Potter, Star Wars, Pirati dei Caraibi, Indiana Jones e tantissimi altri. Tra gli ultimi, figura anche LEGO Movie 2 The Videogame, basato sull'omino film uscito da poco nelle sale.

Il tie-in è riuscito, quindi, a essere alla pari del film o comunque riuscire a divertire come i precedenti titoli LEGO? Sfortunatamente, non del tutto, ma occorre anche spiegare il perché, per questo motivo vi raccontiamo nei minimi dettagli ciò che non funziona in questo Lego Movie 2 The Videogame.

Un'avventura, mille volti

Come ogni videogioco LEGO, la storia si basa sul film a cui si ispira, semplificando la trama per renderla più digeribile durante le fasi di gameplay. Si può quindi considerare un grosso riassunto del film presentato nelle sale, proponendo gli stessi personaggi e molte delle scene cult viste.

TT Games è sempre riuscita a dare vita a tie-in riusciti, basti pensare a Star Wars, Signore degli Anelli o Pirati dei Caraibi, ma in questo caso la trama è stata troppo semplificata e ridotta. Questo ha influito su una narrazione confusionaria che non riesce dare giustizia a un film tutto sommato godibile.

Per fortuna la struttura "caratteriale" dei personaggi è rimasta invariata, cogliendo in ognuno dei "protagonisti" riferimenti già più volte intravisti nella produzione cinematografica. La possibilità di utilizzarli praticamente tutti, scegliendo quello che preferiamo - ammesso di averlo sbloccato prima - aumenta in qualche modo il senso di coinvolgimento dell'avventura.

Avrete capito, quindi, che la riproposizione narrativa del film non ha raggiunto i risultati sperati, divenendo, spiace dirlo, la peggior rappresentazione in chiave videoludica LEGO degli ultimi anni.

Prove di svecchiamento

Non si può dire che non si sia fatto un tentativo per cercare di svecchiare un brand che ormai da diversi anni propone le stesse meccaniche, il punto è che mai come in questo caso lo svecchiamento fa decisamente storcere il naso.

Rispetto ai precedenti capitoli le meccaniche legate al gameplay è all'esplorazione sono cambiate. In Lego Movie 2 The Videogame il mondo di gioco è sandbox, molto più grande a confronto con le aree delimitate di altri tie-in LEGO, ma questo non significa necessariamente che ci siano più cose da fare.

Se negli altri episodi ogni personaggio sfruttava un'abilità per avanzare nel gioco o superare degli ostacoli per permettere il recupero di collezionabili, in questo capitolo tutti gli omini sbloccabili sfruttano le stesse identiche caratteristiche, non obbligando a cambiare di volta in volta il personaggio.

Questo rende da una parte il tutto più interessante, poiché permette di utilizzare il protagonista che più preferiamo per tutto il resto dell'avventura, ma da una parte rende il gioco molto meno profondo e più superficiale dei predecessori visto che viene a meno la necessità di sbloccare tutti gli omini per completare il tutto al 100%.

Quindi le sezioni platform e altre strade segrete non esistono più? Ovviamente no. Per compensare il cambiamento si è voluto "giocare" sull'idea di costruzione LEGO. Se in passato le costruzioni erano praticamente automatiche tenendo premuto un bottone, in questo caso è necessario prima sbloccare la costruzione dedicata nei progetti e avere i materiali necessari per farlo.

Per superare un punto o giungere in una zona segreta per recuperare un collezionabile, è necessario costruire la giusta struttura per avanzare. Il risultato di questa scelta lo si può si, considerare uno svecchiamento, ma che fa perdere tutto il divertimento e la voglia di trovare tutti i collezionabili e sbloccare i personaggi, per questo motivo ci siamo annoiati ben presto durante il corso dell'avventura.

Escludendo la parte centrale del gioco che, quindi, ha perso un po' di profondità, il resto è il classico videogioco LEGO, dove raccogliere monete ed eliminare orde di nemici riesce a intrattenere per alcune ore. Per lo meno la presenza dei boss - pochi, va sottolineato - varia un po' la linearità della vicenda, mettendo un po' di pepe proprio li dove ce ne è bisogno.

A completare il quadro generale ci pensa il motore grafico che ormai soffre davvero il peso degli anni, non riuscendo a stuzzicare né nell'aspetto estetico né in quello stilistico. Certo, bisogna sempre sottolineare che tutta la componente grafica in un gioco LEGO non è sicuramente l'aspetto centrale, ma ci spiace non essere riusciti ancora a vedere qualche miglioramento realizzabili sul piano visivo.