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MotoGP 20 | Recensione, un traguardo importante

MotoGP 20 è il nuovo capitolo della serie ufficiale del motomondiale che introduce una carriera più dettagliata e migliora anche la fisica delle corse.

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a cura di Luca Salerno

La prima cosa che si vorrebbe fare con un gioco di motociclismo come MotoGP 20 è mettersi alla guida senza perdere troppo tempo. Verissimo. Quando però inizierete a spulciare i menu e a prendere confidenza con gli aspetti più manageriali inizierete a ricredervi. La componente gestionale del nuovo titolo Milestone è così accurata e ben progettata che la voglia di mettersi alla guida finisce quasi per passare in secondo piano.

Carriera su due ruote

MotoGP 20 ripropone e perfeziona tutta la parte manageriale che era stata già introdotta in alcuni capitoli precedenti. Innanzitutto c'è una modalità carriera con un calendario composto da 52 settimane. In occasione dei weekend delle gare, ancora prima di arrivare alla corsa, è possibile intraprendere le prove libere per provare i vari assetti (un passaggio che consigliamo spassionatamente di non ignorare), più ovviamente le qualifiche e il warm-up, fino ad arrivare alla gara.

Ancora prima di passare al calendario delle competizioni, è necessario trovarsi un manager e stipulare con una squadra un contratto che poi sarà comunque possibile cambiare a piacimento o accettando una proposta. Nel proprio staff è poi possibile selezionare il proprio capo ingegnere e telemetrista più o meno specializzati in settori come motore, telaio, aerodinamica ed elettronica. Queste stesse categorie possono essere migliorate sotto la sezione dedicata alla ricerca e allo sviluppo. Quest’ultimo funziona con degli "alberi" di potenziamenti per ciascuna categoria da migliorare assegnando personale del proprio entourage riducendo i tempi di sviluppo in modo da utilizzarli in gara il prima possibile. Sotto la sezione ricerca è consentito inoltre assegnare del personale per la raccolta dei dati.

Per i giocatori più impazienti il gioco propone anche tre modalità veloci: la prima permette di affrontare le singole gare, la seconda delle prove a tempo mentre la terza permette di intraprendere un nuovo campionato in maniera molto più diretta.

Questo dunque il quadro generale delle opzioni e delle possibilità offerte dalla modalità carriera. L’aspetto gestionale di questo MotoGP 20 è un'imponente sovrastruttura, un Moloch che consuma opzioni, scelte e strategie. L’attenzione posta da Milestone su questo aspetto è decisamente apprezzabile ma allo stesso tempo potrebbe spaventare i giocatori meno esperti che vorrebbero accostarsi al genere. MotoGP 20 è infatti il sogno di ogni appassionato di motorbike ma sicuramente non sembra favorire l'inclusione di questa fascia mediana di giocatori.

In particolare si sente la mancanza di un tutorial che possa gradualmente introdurre i giocatori alle varie opzioni di gestione e management dato che, nella maggior parte dei casi, molto è affidato all’intuito e alle capacità deduttive. La descrizione delle varie voci ovviamente non manca ma, da giocatori che trovano quasi sempre eccessivamente invasivi i tutorial, in questo caso ne abbiamo sentito la mancanza di uno che guidasse passo passo nell'introduzione dei vari aspetti gestionali.

Fisica del gameplay

Dal punto di vista del gameplay MotoGP 20 tenta comunque di andare incontro ai neofiti. Le varie opzioni permettono non solo di ridurre il numero di giri e i danni alla moto ma anche il consumo di gomme e carburante e abbassare (o, all’opposto, portare fino a livello estremo) l’intelligenza artificiale dei piloti rivali. In MotoGP 20 troviamo infatti la stessa I.A. che già caratterizzava il precedente titolo e che a livelli più alti è in grado di adattarsi alle capacità di guida del giocatore per rendere le competizioni ancora più realistiche con comportamenti credibili sia nelle performance che negli errori commessi.

Graficamente il gioco svolge il proprio compito senza particolari guizzi rimanendo nel complesso ben definito grazie all’Unreal Engine 4 che è anche in grado di gestire in maniera piuttosto realistica gli agenti atmosferici come, ad esempio, la pioggia e rispetto ai quali abbiamo anche notato una buona risposta della fisica degli pneumatici. In generale l’usura di questi ultimi, insieme alla gestione del carburante, sono migliorati grazie all’impiego della stessa I.A. neurale.

A farsi notare è soprattutto il livello di dettaglio dei mezzi, delle tute e dei caschi. Questi ultimi elementi sono tra l’altro completamente personalizzabili con le proprie creazioni che si possono sia salvare che condividere con gli altri utenti. Qualche dubbio lo abbiamo notato nelle animazioni dei piloti e dello staff nelle brevi cutscene introduttive ma in un gioco del genere si tratta di un aspetto che possiamo ritenere marginale.

La fisica del motore del gioco garantisce nel complesso una sensazione di guida e velocità discretamente aderenti alla realtà. Questa caratteristica, unita agli sforzi in termini di intelligenza artificiale, rappresenta un’ottima combinazione per accentuare la sensazione di realismo all’interno del gioco data anche dalla presenza, oltre che dei venti circuiti sino al più recente Kymiring, dei piloti ufficiali. Ancora una volta, infatti, uno dei punti di forza del titolo Milestone è rappresentato dall’impiego delle licenze ufficiali sia in termini di piloti che di scuderie. E non solo quelle contemporanee.

Anche in questo nuovo capitolo, infatti, ritorna la modalità storica che permette di affrontare alcune delle gare più iconiche del motomondiale con piloti che hanno fatto la storia del motociclismo insieme a team del passato che è anche possibile acquistare su un mercato ad hoc attraverso i soldi guadagnati raggiungendo i primi tre piazzamenti nelle varie gare. Sia i premi che le sfide vengono poi aggiornate di giorno in giorno in modo da garantire anche una certa longevità ed evitare che alla fine il tutto si possa rivelare troppo ripetitivo.

Se MotoGP 20, in generale, fa registrare dei miglioramenti un po' sotto tutti i punti di vista lo stesso non si può dire per il multiplayer. Anche in questa edizione, infatti, la modalità multigiocatore è disponibile solo ed esclusivamente in versione online senza dare la possibilità a due giocatori di sfidarsi con lo split-screen in cooperativa locale. L'assenza di questa modalità non sembra avere una qualche giustificazione ed è, a nostro avviso, un peccato che non sia stata ancora implementata calcolando che avrebbe permesso di accrescere la longevità e considerato che non tutti, necessariamente, potrebbero avere a disposizione un abbonamento PSN per giocare online e quindi usufruire di una parte fondamentale di un titolo di corse come quella del multiplayer. Speriamo che questo aspetto possa essere preso in considerazione in un futuro MotoGP 21.

Voto Recensione di MotoGP 20 - PS4


8

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Carriera molto completa

  • - Tante possibilità di personalizzazione

  • - Modalità di gioco piuttosto assortite

Contro

  • - La complessità potrebbe scoraggiare alcuni utenti

  • - La grafica svolge il proprio lavoro ma nulla di più

  • - Manca una modalità cooperativa locale

Commento

Costruendo sulle basi della già solida versione dell'anno scorso, MotoGP 20 è il miglior titolo della serie ufficiale dedicata al motomondiale. In questo senso, il titolo sviluppato da Milestone è principalmente dedicato a quegli appassionati molto esperti che si appassionano agli aspetti manageriali: la modalità carriera, infatti, con le sue 52 settimane (ovviamente non tutte di gioco) e tante opzioni per gestire gli aspetti più tecnici dei mezzi e lo staff si rivela mastodontica richiedendo un'attenzione particolare. I giocatori più casual avranno a disposizione invece delle modalità veloci come il campionato e le sfide a tempo che permettono di passare direttamente in sella alle moto senza dover gestire budget, stipendi e sviluppo di nuove tecnologie. Nel suo essere estremamente curata e dettagliata la parte manageriale può scoraggiare quella fascia media di giocatori costretta a prendere confidenza con i menu autonomamente in mancanza di un tutorial piuttosto specifico che permetta di analizzare a fondo le potenzialità. Tutte le scelte della parte gestionale ovviamente confluiranno poi nel gameplay delle gare dove la fisica del gioco è stata migliorata grazie a un maggiore realismo del consumo dei freni e del carburante. Anche in quel caso gli aspetti troppo simulativi possono essere mitigati con opzioni che alleggeriscono il carico, come abbassare l'IA degli avversari o disattivare i danni. Anche questa nuova edizione ripropone infine la modalità storica già apprezzata nell'edizione precedente. Purtroppo non possiamo che registrare anche in questa edizione 2020 l'assenza di una modalità cooperativa locale che permetta a due giocatori di sfidarsi in split-screen lasciando di fatto il multiplayer dietro il paywall del PSN.

Informazioni sul prodotto

Immagine di MotoGP 20 - PS4