PS5: spunta un brevetto per un display olografico

PS5 e uno schermo olografico: fantascienza? No, un brevetto mostra qualcosa di molto interessante. Ecco tutti i dettagli svelati.

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a cura di Nicola Armondi

Tramite le pagine di Letsgodigital scopriamo che lo scorso tre settembre l'ufficio brevetti degli Stati Uniti ha pubblicato un brevetto per uno "display olografico": secondo il documento il device è in grado di riprodurre contenuto olografico, in particolare immagini per videogame. Ovviamente il pensiero corre subito a PS5 e alle possibili implementazioni di questa tecnologia.

Uno dei vantaggi di questo display è legato al fatto che non richiede l'utilizzo di occhiali 3D: per creare immagini Sony sfrutta una serie di emettitori di luce e moltissimi micro-specchi che sono in grado di ruotarsi ad altissima velocità. La luce emessa è modulata per fare in modo che l'occhio sinistro e quello destro ricevano immagini diverse che vengono processate dal cervello e visualizzate in 3D, in modo completamente naturale.

Inoltre il display includerebbe eye tracking (ovviamente) e riconoscimento facciale; quest'ultima è utilizzata in particolar modo per capire se ci sono più persone a guardare il display olografico. Ci sono poi camere e sensori di luce usati per calcolare la distanza del videogiocatore. Lo schermo è anche in grado di riconoscere gesti, inclusi lo sbattere delle palpebre, gli occhiolini e i cenni della testa. I sensori possono essere liberamente piazzati attorno allo schermo, per adattarsi alle necessità dell'utente.

I micro-specchi si aggiustano continuamente quindi è possibile muovere la testa e vedere sempre la corretta immagine 3D. Lo schermo è comunque in grado di mostrare contenuti 2D classici. Pare addirittura che un utente può visualizzare immagini 3D mentre il secondo visualizza un'immagine 2D. Lo schermo potrebbe anche essere usato per visualizzare giochi in VR. La parte fondamentale del brevetto è la conferma che questa tecnologia sarà compatibile con una console Sony PlayStation (già con PS5?). Inoltre, anche le console Microsoft e Nintendo vengono citate all'interno del documento, insieme agli smartphone, caschi VR e AR: tutto sarebbe compatibile.

Tutto questo potrebbe sembrare un po' fantascientifico, ma già nel 2009 Sony aveva presentato un prototipo per ologrammi visualizzabili a 360. Potete vederlo nel video qui sotto.

Il problema principale? Probabilmente il costo. Come ogni tecnologia, difficilmente sarebbe possibile produrla a un prezzo accessibile alla maggior parte dei giocatori, per questo pare improbabile che su PS5 possa essere la norma, ma nondimeno questo brevetto ci fa immagine una piccola rivoluzione per il mondo del gaming. Voi cosa ne pensate?

In attesa di PS5, possiamo divertirci con PlayStation 4 (ologrammi non inclusi, ci spiace).