Red Dead Online, vi raccontiamo la modalità multiplayer di Red Dead Redemption 2

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a cura di Yuri Polverino

Sono passate ormai diverse settimane da quando Red Dead Online, comparto multigiocatore online di Red Dead Redemption 2, ha aperto i battenti ai giocatori di tutto il mondo. Ci siamo presi il giusto tempo per testarlo a fondo e partorire quello che, nonostante tutto, è un parere ancora preliminare: la modalità proposta da Rockstar è infatti in continuo aggiornamento e cambiamento. Come suggerito dalla software house fondata nel 1998 a New York, l’esperienza multiplayer nata da una costola di quella single player ha come scopo ultimo quello di plasmarsi sulla pelle dei giocatori e della community; in poche parole, la versione che avete provato al day one sarà profondamente diversa da quelle che potreste trovare, per esempio, a gennaio. Questa pratica è ormai in diffusa per quanto riguarda quei prodotti che hanno come scopo ultimo intrattenere per il maggior tempo possibile comunità enormi di giocatori. Lo scheletro ludico del mondo di gioco cambia e si adatta, sistemando difetti più o meno grossi e arricchendosi con contenuti stimolanti e curati.

Per avere un riferimento diretto, vi citiamo chiaramente GTA Online: anch’esso motivo di vanto per Rockstar, è mutato profondamente durante gli anni e oggi, il “risultato finale” (lo mettiamo tra virgolette perché, a conti fatti, anche GTA Online è tutt’ora un cantiere aperto), è assolutamente eccellente. Seppur quella che abbiamo fra le mani è quindi una beta, ci sono abbastanza elementi per raccontarvi pregi e difetti di un game mode che, sicuramente, sarà uno dei protagonisti degli anni a venire.

Come si gioca?

Piccola, grande precisazione che è bene affrontare subito: Red Dead Online, a conti fatti, non è una semplice modalità multigiocatore che espande quanto visto nella campagna di Red Dead Redemption 2, bensì si tratta di un vero e proprio “gioco aggiuntivo”. Spieghiamoci meglio: una volta entrati nella modalità, ci verrà chiesto di creare un personaggio completamente nuovo (l’editor è, diciamo, piuttosto essenziale), sia dal punto di vista estetico che per quanto riguarda nome e statistiche varie (come per Arthur, vita, stamina e Dead Eye).

Una volta completato il processo, verremo immediatamente catapultati nel mondo di gioco, e qui ecco la prima sorpresa: Red Dead Online ha una storia indipendente, ambientata certamente nello stesso mondo in cui si muove la banda di Dutch, ma questa volta incontreremo nuovi personaggi e affronteremo nuove missioni. La main quest non sarà lunghissima, ma ci permetterà di prendere confidenza con le dinamiche principali del gioco, in modo tale da poter poi affrontare al meglio tutte le varie situazioni. La mappa è la stessa dell’avventura di Arthur Morgan: ovviamente gli stati principali saranno immediatamente accessibili, cosi come i vari vendor ed npc. Infine, sappiate che non è necessario aver giocato la campagna in singolo per affrontare la controparte Online: gli eventi saranno slegati e, per questo, comprensibili da chiunque.

Al contrario del progresso di Arthur (piuttosto lineare) il personaggio da noi creato potrà avanzare di livello all’interno di un sistema di sessanta ranghi, che potranno essere scalati completando attività di qualsiasi tipologia, l’importante è giocare il più possibile e, possibilmente, vincere. Un’altra feature degna di nota è il sistema di abilità legato a doppio filo con delle carte che andranno acquistate con la valuta del gioco. Tutta la progressione insomma si snoda attorno a queste carte: più saranno potenziate, più il nostro personaggio sarà più forte e di conseguenza l’avanzamento di livello si farà più veloce. Raggiungendo determinati step dei ranghi, potremmo anche equipaggiare più carte, le quali ci permetteranno anche di usufruire di abilità attive e passive.

Come di consueto, per giochi di questa tipologia, il tempo quotidiano che decideremo di dedicare a Red Dead Online sarà fondamentale per accrescere tutte le statistiche e i parametri del vostro personaggio. La possibilità di acquistare lingotti d’oro con soldi reali può aiutare a risparmiare qualche ora, ma parliamo pur sempre di micro-transazioni non troppo invasive. Se il vostro personaggio sarà un famoso pistolero o una rinomata schiappa dipenderà solo da voi e da quando tempo deciderete di dedicargli.

Quante e quali modalità ci sono?

Ok, ma concretamente, cosa offre Red Dead Online? Oltre alla già citata main quest (le cui singole missioni comprenderanno un massimo di quattro giocatori), il mondo di gioco vi stuzzicherà continuamente con attività che potranno essere accettate parlando con gli sconosciuti che troverete sulle mappa. In questo caso non parliamo di quest particolarmente complicate o strutturate, bensì di piccoli compiti che ovviamente ci ricompenseranno con esperienza e “ricchezza”, ma influenzeranno anche il sistema di onore presente nel gioco.

Quest’ultimo ricalca in parte quello visto nel single player, senza però avere i medesimi, impattanti effetti. Infatti nella parte online il mondo di gioco non risponderà in modo del tutto credibile e completo a tale dinamica. Pensate per esempio al fatto che qualsiasi giocatore presente nel server può interferire con la nostra attività, uccidendoci o mettendoci i bastoni fra le ruote; agire in questo modo abbasserà certamente l’onore, ma oltre a questo non ci saranno vere conseguenze. Aspettiamo dunque che Rockstar compia dei passi in avanti riguardo quest’aspetto, ma come detto in apertura la struttura di Red Dead Online è in continua evoluzione.

Se queste modalità sono tutte evidentemente legate al free roaming, Red Dead Online prevede anche alcuni game mode molto più semplici e canonici, ovvero il classico PvP, che si snoda anch’esso in diverse opzioni. Le Gare a Cavallo, per esempio, sono, come dice il nome stesso della modalità, delle competizioni dove bisognerà salire in groppa al proprio destriero e impegnarsi al massimo. Vi capiterà d’imbattervi in gare con diverse regole che influenzeranno non solo lo svolgersi della competizione, ma anche la vittoria finale. Resa dei Conti invece è un agglomerato di più tipologie di partite, che –volendo semplificare- si riducono tutte a “uccidere gli avversari”, anche in questo potranno essere applicate diverse regole, le quali influenzeranno il vostro modo di giocare. Tra qualche mese, quando il quadro sarà più delineato, dedicheremo uno speciale proprio alle varie modalità presenti.

Ma se non voleste per forza lanciarvi nelle attività descritte sopra, quali alternative avreste? Bene, nato come costola dell’esperienza in singola, Red Dead Online offre chiaramente tutto il ventaglio d’opzioni classiche di un mondo free roaming. Abbiamo la pesca, la caccia e tutta l’economia che ruota attorno all’acquisto di armi e oggetti per il nostro avatar. In questo caso, i prezzi sono molto più alti rispetto a quanto visto nei panni di Arthur, questo per obbligarci a investire molte ore nel gioco –ne abbiamo parlato prima. Eppure il bilanciamento fra loot e micro-transazioni pare ben congeniato, in pieno stile Rockstar (reduci da GTA Online); per questo motivo l’oro acquistabile tramite € potrà aiutarvi, ma non facilitarvi troppo la vita.

Nonostante la banda di Van Der Linde sia assente, avremo comunque un campo base da gestire, molto più piccolo e limitato, ma dotato comunque di vari step di progressione che lo porteranno ad ingrandirsi. Il campo base è inoltro l’unica zona neutra della mappa, all’interno della quale non sarà possibile essere uccisi da altri giocatori. Scelta curiosa da parte del team di sviluppo, intrapresa forse per dare il vero feeling del selvaggio west, o quel che ne rimane. Infine, ci sarà la possibilità di creare una squadra (o clan), che in Red Dead Online prendono il nome di Posse. Svolgere attività con gli altri membri ci darà accesso a contenuti esclusivi, come per esempio la guerra fra Posse.

In buona sostanza, Red Dead Online pare acerbo e completo allo stesso tempo. Nel senso: il mondo di gioco, così strutturato, è convincente e potenzialmente capace di offrire ore e ore di gioco. Nella pratica però la modalità sente la mancanza di attività variegate, diversificate e profonde. Specifichiamo ancora una volta che è tutto work in progress, e che nel corso dei mesi la situazione è destinata a cambiare, migliorare. Usufruire oggi dell’offerta di Red Dead Online sarà potenzialmente più entusiasmante per i grandi appassionati del gioco; per quei giocatori invece in cerca di qualcosa di più strutturato e magnetico, probabilmente il prodotto risulterà meno appetibile. Certo è che le idee e le potenzialità sono di grande incoraggiamento, e siamo certi che Red Dead Online sarà uno dei grandi protagonisti del 2019 videoludico.
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