Remothered: Broken Porcelain | Anteprima

Grazie a un evento in anteprima, abbiamo avuto modo di vedere cosa ci aspetta in Remothered: Broken Porcelain, il nuovo horror di Darril Arts.

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a cura di Alessandro Palladino

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Spaventare oggi è un mestiere difficile, ma quando si parla di Remothered: Tormented Fathers non è affatto arduo immaginarsi alcuni degli incubi più terrorizzanti dell’annata videoludica. Gli ingredienti della ricetta creata dalla visione di Chris Darril con Darril Arts ed eseguita da Stormind Games si sono rivelati infatti abbastanza vincenti da impaurire il pubblico, plasmando un horror psicologico in grado di essere tanto realistico quanto memorabile.

Del resto, il successo del primo capitolo di Remothered è ormai palese, riconosciuto anche attraverso numerosi premi sia nazionali che internazionali. Una bella sorpresa per il panorama dell’orrore, a volte così saturo da rendere difficoltoso trovare qualcosa che non si serva delle solite impostazioni o tecniche narrative. Tormented Fathers potrebbe infatti essere paragonato a una scintilla nella quiete della notte, apprezzata, certo, ma ancora lungi dall’esaurire tutta la sua carica. Da qui l’arrivo di Remothered: Broken Porcelain, un seguito super atteso che ancora una volta si pone l’obiettivo di scavare nell’universo narrativo immaginato da Darril.

Chi vi scrive non è un rinomato esperto di ogni segreto del primo Remothered, tuttavia come molti altri apprezzo l’horror quando riesce a trasmettere qualcosa di più del semplice jumpscare da ritrovare dietro l’angolo, capace di terrorizzarmi in maniere ben più subdole della sorpresa da manuale del fantasma dell’ultima ora. Perciò, quando l’opportunità si è presentata, ho accettato di buon grado la possibilità di avere una piccola anteprima di quello che ci si può aspettare in Remothered: Broken Porcelain, guidato da Chris Darril stesso e da Antonio Cutrona, producer di Stormind Games.

Check-in

Prima di scoprire cosa ci attende in Broken Porcelain, è bene sottolineare come qualsiasi giocatore potrà approcciarsi al titolo in arrivo, a prescindere che abbia giocato o meno Tormented Fathers. Naturalmente, data l’evidente caratura dell’opera e la sua genesi letteraria, il consiglio è quello di non privarsi della gioia di godere di una buona storia del terrore come quella, ma nel caso voleste passare prima per Broken Porcelain non c’è nessun ostacolo a impedirvelo, a patto di rinunciare a cogliere riferimenti e linee narrative di continuità.

Tra tali ispirazioni, c’è l’animo cinematografico insito in Remothered che per molti versi si accosta molto alle produzioni del grande schermo, regalando un’esperienza a metà tra il videogioco e la pellicola d’autore. Con Broken Porcelain il colpo d’occhio diventa ancora più evidente, attraverso una maggiore attenzione ai modelli dei personaggi, alle nuove cutscene in tempo reale e a tutte una serie di altre sfide grafiche con cui il team si è coraggiosamente cimentato, dandoci l’impressione di essere davanti a risultati più che promettenti.

Ci siamo ritrovati infatti nel bel mezzo di un lussuoso albergo siciliano di altri tempi, chiamato Ashmann Inn in onore del proprietario omonimo. Questa volta l’alter-ego del giocatore in Remothered: Broken Porcelain sarà Jennifer: un’adolescente dal carattere chiuso che ha accettato di lavorare come domestica presso la struttura. Un lavoretto niente male considerando la bellezza che la permea: antica ma così ben tenuta da farla sembrare fuori dal tempo da cui proviene, la stessa epoca che ai più esperti richiamerà l’immortale location di Shining.

E proprio come nell’opera di King, l’hotel della Sicilia nasconde ben più segreti di quelli che potrebbero darsi a vedere, qualcosa che Jennifer finirà per scoprire suo malgrado. Il come e il perché sono interrogativi da lasciare avvolti nel mistero, tuttavia possiamo assicurarvi che di certo non avrete a che fare con una passeggiata guidata tra le hall della struttura. Numerosi nemici vi attendono nei diversi angoli dell’Ashmann Inn, rendendo Broken Porcelain un titolo ben più difficile del suo predecessore in virtù delle ulteriori minacce alla vostra sopravvivenza.

Quando il gioco si fa duro, Jennifer avrà a sua disposizione una nuova serie di meccaniche che mescolano quanto visto su Tormented Father a inedite funzionalità. Come prima, vi potrete nascondere in numerosi luoghi e nascondigli, essendo però nel corpo di un’adolescente avrete accesso a più possibilità per sfuggire ai vostri inseguitori, magari utilizzando dei piccoli condotti d’areazione. È stato aggiunto un sistema di copertura e lo stealth è stato rifinito enormemente, garantendovi più libertà di manovra e maggiore controllo su quello che succede intorno a voi, come la possibilità di potersi chinare.

La vera chicca però, fedele al realismo a cui si ancora Remothered, è il nuovo tool per la creazione che vi permetterà di combinare i vari oggetti del mondo di gioco per ottenere strumenti con cui aumentare la vostra sopravvivenza. Ciò che ci ha subito colpito è stata la creatività di alcune particolari combinazioni mostrate, che sfrutta effettivamente gli utensili ottenuti senza per forza snaturarli in favore di oggetti più potenti che solo McGyver potrebbe costruire. Soluzioni comuni per grandi problemi faranno la differenza tra la vita e la morte, a patto di saper gestire al meglio le opportunità di Broken Porcelain.

Grazie a questa aggiunta, non vi limiterete solamente a fuggire ma potrete contrattaccare e sfruttare i momenti di debolezza degli avversari per creare opportunità di fuga altrimenti impossibili. Da quello che ci è stato mostrato durante la prova guidata, la volontà di rendere più “attivo” il ruolo del giocatore potrebbe dimostrarsi uno dei maggiori punti di forza del corso di Broken Porcelain, dando il giusto peso alla dimensione strategica senza però snaturare i rapporti di forza tra le entità e la loro preda.

L'abisso della realtà

Le sorprese in Broken Porcelain arrivano anche dal lato paranormale, un qualcosa sperimentato per la prima volta per Remothered e che darà ai giocatori abituali molto su cui poter lavorare. Senza svelarvi troppo su ciò che potreste aspettarvi, possiamo semplicemente dirvi che ci saranno elementi inediti tarati per venire in vostro soccorso, mentre altre chicche attendono chiunque provenga da Tormented Father. Buone o cattive, sta a voi il compito di scoprirlo.

Lo spaccato da noi visto ci ha inoltre assicurato l’impegno del team di sviluppo nel riempire il mondo di gioco di indizi, giornali e rimandi dedicati all’espansione della narrativa della serie, la quale dimostra come per generare del vero terrore bisogna essere capaci di riuscire a creare un mondo credibile dal forte spessore, magari con il giusto quantitativo di mistero che non guasta mai. Come ci ha illustrato direttamente Chris Darril, la sua chiave nel riuscire a fondere paranormale e concreto è quella di affidarsi a basi solide, in questo caso la particolare fanta-scienza del farmaco di Remothered.

Sebbene gli effetti di tale medicina producano risultati assurdamente grotteschi, la loro plausibilità scaturita nell’immaginario del giocatore deriva dalla storia reale della sostanza a cui si ispira il Phenoxyl , giocata attraverso una serie di rimandi e spiegazioni sufficienti a convincere il “pubblico”. Naturalmente il risultato finale è una somma di diversi fattori, da ricondurre anche all’estrema ricercatezza con cui Stormind Games realizza gli ambienti di gioco, le espressioni facciali e il vestiario dei suoi personaggi, oltre che a un’impostazione cinematografica che ben sottolinea il lato umano del “cast” di gioco.

D’altro canto però, Broken Porcelain calca ancora di più sul mistico, inserendo elementi capaci di trascinare nel flusso del gioco anche la dimensione religiosa, dogmatica se vogliamo. È un misto di idee, un turbinio di simbolismo e freddezza scientifica in grado di creare un immaginario che cattura, unico abbastanza da non essere derivativo e, perfino, molto diverso dalla filosofia stessa di Tormented Fathers.

Per concludere

Quando un lavoro è capace di innovarsi così e plasmare la propria identità a suon di idee creative, si può davvero parlare di una storia dell’orrore che non vediamo l’ora di vivere nella sua completezza, quando il caldo dell’estate sarà l’unico sollievo dai brividi di paura che ci percorreranno la schiena. Promesse e premesse sono entrambe ottime e ben più di quanto possiamo svelarvi in queste righe. Potrebbe Remothered: Broken Porcelain sorpassare il suo predecessore e portare a nuove vette lo studio italiano? Ai posteri la sentenza, ma la speranza è davvero a un passo dal concretizzarsi.

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