Resident Evil Village | Trama, gameplay, data di uscita, guida e recensione.

Analizziamo assieme tutto quello che Capcom ha mostrato, fino a ora, su Resident Evil Village, il nuovo capitolo della iconica saga horror.

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a cura di Andrea Maiellano

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Durante l'evento online PS5 - Il futuro del gioco, Capcom presentò, ufficialmente, il nuovo capitolo della sua saga più famoso: Resident Evil Village. A qualche mese dall'annuncio ufficiale, e dopo il deludente approfondimento tenutosi durante lo scorso Tokyo Game Show, il colosso giapponese ha deciso, in concomitanza con l'apertura delle celebrazioni per il venticinquesimo anniversario della serie, di indire un paio di showcase digitali per mostrare meglio la sua prossima produzione, oltre che per annunciarne la data di uscita e l'arrivo di un trittico di demo dedicate.

Prima di lasciarvi a tutte le informazioni contenute in questo articolo vi lasciamo i link diretti per la nostra analisi completa di Resident Evil Village e per la guida completa che abbiamo stilato per la nuova produzione di Capcom.

Resident Evil Village | Recensione

Resident Evil Village | La Guida Completa

https://youtu.be/dRpXEc-EJow

La storia fino a ora

Resident Evil Village è un sequel, diretto, del precedente capitolo e riprende la storia di Ethan Winters qualche periodo dopo gli avvenimenti di Biohazard. Unendo i vari trailer rilasciati da Capcom fino a oggi si può, con tutta la cautela del caso, ricostruire l’apparente incipit narrativo che dovrebbe innescare l’arrivo in Romania dell’iconico protagonista senza volto. A seguito degli eventi di Villa Baker, Ethan e Mia si sono stabilizzati e hanno avuto una figlia di nome Rosemary. La coppia mostra una mancanza di dialogo, un problema, però, che passa subito in secondo piano nel momento che Chris Redfield piomba nella loro dimora, con a seguito un piccola squadra di uomini, prende in custodia la figlia della coppia e uccide Mia di fronte allo sguardo, attonito, di un impotente Ethan che verrà preso in custodia, con la forza, dagli uomini di Chris.

Il resto degli spezzoni presenti nei quattro trailer di Resident Evil Village risultano, volutamente, più nebulosi e ci lasciano intendere che Ethan si sia spinto fino in Romania dove, presumibilmente, è stata portata la sua bambina. Li farà la conoscenza di Alcina Dimitrescu, una donna dalla statura imponente e dai tratti caratteristici di una Hachishakusama (una creatura ricorrente in molte leggende urbane giapponesi), e delle sue “figlie”: un terzetto di angoscianti presenze che hanno la capacità di scomporsi, in un nugolo di insetti, per spostarsi velocemente e attaccare le proprie vittime. Scopriamo inoltre che Lady Dimitrescuè solo una dei quattro nobili che eseguono gli ordini di una, non meglio specificata, Madre Miranda, una figura di cui non si sa poco e nulla se non che viene venerata dai popolani del posto come una divinità e che stia cercando di compiere un rituale ancora sconosciuto. Dei restanti nobili, infine, si conosce giusto l'identità e le fattezze: Heisenberg si mostra come un novello Van Helsing dotato di poteri psichici, Donna Beneviento è una ventriloqua vestita a lutto e Moreau appare come un ingobbito tritone dalle fattezze disgustose.

Se vogliamo fare un parallelismo con ciò che è accaduto con The Last Of Us Parte 2, però, tutto quello che Capcom ci ha mostrato fino a ora potrebbe essere stato realizzato ad hoc per confondere l’utenza e portarla a dare per certi alcuni aspetti della trama che potrebbero rivelarsi poi completamente differenti. Basti pensare all' ultimo trailer mostrato da Capcom il 15 Aprile, dove fra la rivelazione che Chris Redfield sia un licantropo, porzioni di gioco spiccatamente action, un delineamento della figura di Heisenberg maggiore, e piena di sfumature, i primi reali indizi sulle abitudini degli abitanti del villaggio e il logo dell'Umbrella a capeggiare al centro del punto di convergenza fra le quattro casate presenti nel gioco, in un periodo storico in cui l'iconica azienda non era ancora stata fondata, per avere un'idea di quanta carne Capcom abbia messo sul fuoco.

A sostenere questo importante elemento troviamo tutte gli altri stralci di gioco mostrati per Resident Evil Village che ci presentano Lycans, Ghoul, Vampiri, vecchie cieche che fanno predizioni di morte, riti pagani e una pletora di situazioni che abbracciano maggiormente la sfera soprannaturale rispetto a quanto fatto, fino a ora, dalla saga. Un elemento che, come abbiamo potuto constatare con il precedente Biohazard, finiscono sempre per avere una risposta di stampo “scientifico”, andando a introdurre nella narrazione virus di varia natura o test svolti da crudeli società di biotecnologie, come la oramai iconica Umbrella Corporation.

Maiden, la demo di Resident Evil Village

A confonderci ulteriormente le idee in merito agli elementi soprannaturali presenti in Resident Evil Village, arriva Maiden: una demo realizzata in esclusiva per PlayStation 5 che, con la scusante di mostrarci i passi in avanti svolti da Capcom con il suo RE Engine, ne approfitta per introdurre alcuni, timidi, cenni storici in merito a Alcina Dimitrescu e le sue “figlie”. Maiden segue  pedissequamente la formula presentata con Beginning Hour, la demo per il precedente Resident Evil 7, mettendoci nei panni di un personaggio estraneo ai fatti principali, in questo caso una donna dall’identità sconosciuta, per farci vivere una breve parentesi atta a presentarci le atmosfere che si ritroveranno nel gioco vero e proprio, il tutto infarcito da alcuni segreti, come la, già celebre, collana di cui non si conosce ancora il reale scopo all'interno di Maiden.

La donna che andremo a impersonare in Maiden è, presumibilmente, una delle inservienti assunte da Alcina Dimitrescu per curare l’enorme castello. Rinchiusa nella "cantina", come vengono soprannominate le segrete ricolme di strumenti di tortura, dovrà trovare una via di fuga da questa, enorme, "casa degli orrori", risolvendo alcuni semplici puzzle e oltrepassando un paio di eventi scriptati che decreteranno la fine della nostra esperienza. Se in termini prettamente strutturali Maiden mantiene la promessa di essere un semplice Visual Showcase, della durata di una decina di minuti, sono i suoi contenuti che aprono a una serie di teorie sui risvolti soprannaturali che potrebbe percorrere la serie.

I pochi documenti presenti nella demo di Resident Evil Village, difatti, sono datati 1958. Risalgono, quindi, a un periodo storico in cui l’Umbrella Corporation ancora non esisteva (fu fondata nel 1968) e trattano delle attitudini “vampiresche” di Lady Dimitrescu e delle sue “figlie”, oltre che esplicare come la donna sia la produttrice di un vino pregiato dal peculiare nome di “sangue di vergine”. Questa precisazione temporale, apparentemente poco significativa, assume una maggiore importanza nel momento in cui si prende in analisi uno stemma dell'Umbrella visto nel secondo trailer del gioco e che potrebbe rappresentare un collegamento fra Lady Dimitrescu e la famiglia Spencer, approssimativamente verso la fine del 800 e la prima metà del 900. Capcom è stata abile, inoltre, a non lasciare alcun indizio temporale negli ambienti esplorabili nella demo di Resident Evil Village non facendo comprendere appieno se questa breve avventura si svolga, effettivamente, nel 1958, nel presente di Ethan o in un periodo storico differente. Sarà interessante scoprire, una volta messe le mani sul gioco, come tutti questi elementi si inseriranno nella corposa lore della serie.

Le demo dedicate al Gameplay

Oltre alla Tech Demo esclusiva per PlayStation 5, Capcom ha annunciato il 15 Aprile, l'arrivo di altre tre demo di Resident Evil Village, questa volta disponibili su più piattaforme anche se in una forma alquanto peculiare. Tutte e tre le demo, infatti, avranno una data diversa di rilascio e un periodo temporale specifico in cui potranno essere giocate:

  • La prima demo di Resident Evil Village verrà rilasciata il prossimo 18 aprile su PlayStation 5 e PlayStation 4. Avrà una durata di 30 minuti e sarà ambientata all'interno di una porzione del villaggio, che da il nome a questo nuovo capitolo. Il pre-load della demo è disponibile dalle 04 del mattino del 16 aprile e potrà essere giocata a partire dalle 19:00 del 18 aprile, fino alle 04:00 del 19 aprile.
  • La seconda demo di Resident Evil Village, verrà rilasciata una settimana dopo, ovvero il prossimo 25 aprile. Nuovamente sarà disponibile esclusivamente per i possessori di console PlayStation 5 e PlayStation 4 e, nuovamente, sarà fruibile esclusivamente per trenta minuti nella finestra temporale che va dalle 19:00 del 25 aprile, fino alle 04:00 del 26 aprile. A differenza della prima demo i giocatori potranno tornare a visitare il castello Dimitrescu, già teatro degli avvenimenti della demo Maiden.
  • La terza demo di Resident Evil Village, infine, sarà disponibile a partire dal prossimo 2 maggio per tutte le piattaforme su cui sarà disponibile il gioco. Offrirà un tempo massimo di 60 minuti che i giocatori potranno redistribuire a piacimento per visitare sia la zona del Villaggio che il Castello Dimitrescu.

Ambientazione, Folklore e Bestiario.

Quello che invece non lascia dubbi è come Capcom sia rimasta fedele agli usi e costumi della Romania, mescolando folklore locale con elementi tratti dalla narrativa horror ambientata in quell’area geografica. La figura che indubbiamente svetta su tutte le altre, in termini di folklore, è Muma Pădurii che, nella tradizione rumena, altri non è che lo spirito della “Madre della foresta” impersonificato in una vecchia, brutta e pazza, dedita a lanciare maledizioni, enunciare profezie e rapire bambini da portare nella sua casa nel bosco. Nei trailer possiamo chiaramente vedere una rappresentazione di Muma Pădurii, intenta nel predire la venuta di un giudizio imminente.

Il bestiario di Resident Evil Village, però, non si limita alla “madre della foresta” e presenta un corollario completo di quanto visto nella narrativa horror più classica e che spazia fra licantropi, vampiri, ghoul e un misterioso personaggio, presumibilmente l’Heisenberg citato da Lady Dimitrescu, che oltre a mostrare degli apparenti poteri soprannaturali, si presenta con un outfit che richiama fortemente la figura di Van Hellsing. Indubbiamente un ottimo passo in avanti verso gli anonimi Micomorfi che popolavano la totalità delle ambientazioni del settimo capitolo.

La cura nei dettagli proposta da Capcom, però, non si ferma al solo bestiario ma si vede anche in piccole accortezze atte a mantenere “realistiche” e immersive le situazioni proposte dal gioco. Troviamo ad esempio i Lei (o Leu o Ron), moneta attualmente in uso assieme all’euro in Romania e utilizzabile per acquistare dal nuovo mercante presente nel gioco. Così come lo stesso nome Dimitrescu, che si può trovare al giorno d'oggi nella sua variante più comune di Dumitrescu, fu un cognome molto frequente nella popolazione romena di fine 800. Troviamo infine una particolare attenzione alle strutture architettoniche locali, che prende leggermente le distanze dallo stereotipo del castello di Dracula, visto e rivisto in numerose produzioni del genere, e abbraccia, maggiormente, l’architettura dei castelli che si possono trovare vicino a Sinaia, nel distretto di Prahova. Un rapido colpo d'occhio alla dimora di Alcina Dimitrescu, difatti, riporta subito alla mente l'iconico Il Castello di Peleș, residenza preferita dalla "Famiglia Reale di Romania".

Proprio in merito alle ambientazioni presenti in Resident Evil Village, oltre al Castello Dimitrescu sappiamo che ci saranno altre tre location importanti: House Beneviento, Heisenberg’s Factory e Moreau’s Reservoir; così come abbiamo potuto visionare alcune scene che si svolgeranno all’aperto. Resta da capire se Capcom abbraccerà una natura maggiormente “open world”, magari con un mappa unica che vedrà le zone “in esterna” fungere da collegamento fra le varie ambientazioni principali, o se seguirà una struttura più lineare, come fatto con Biohazard, proponendo delle macro-zone esplorabili, più o meno, liberamente.

Gameplay

Sul versante del gameplay di Resident Evil Village, quanto mostrato finora da Capcom ci ha presentato una struttura molto simile al precedente capitolo, con alcune implementazioni apparentemente timide e una serie di graditi ritorni. Parlando di Ethan troviamo un pattern di movimenti analogo a quanto visto in Resident Evil 7 con l’aggiunta della possibilità di bloccare le offensive nemiche e respingere gli avversari che si aggrapperanno al nostro personaggio. Possiamo aspettarci, quindi, quella miscela fra azione e esplorazione già vista in passato e che si è rivelata vincente per garantire un buon bilanciamento in termini di gameplay.

Durante il primo video di gameplay, però, Capcom ha mostrato il ritorno dei puzzle, assenti oramai da diverso tempo se non in forma lievemente abbozzata, che in pochi istanti hanno saputo richiamare gli enigmi di villa Spencer anche grazie a un design degli interni del Castello Dimitrescu, molto simile a quello della celebre Villa divenuta ormai simbolo della serie. Tornano, inoltre, sia la figura del mercante, che in questo capitolo sarà impersonato da un personaggio nuovo chiamato Il Duca, sia il crafting, che in Resident Evil Village sarà espanso in termini di meccaniche di gioco. Abbiamo apprezzato, infine, le migliorie apportate all’inventario che va a riprendere quanto visto nelle precedenti iterazioni del brand e ne espande la gestione degli “slot” per offrire, da quanto visto finora, un elemento strategico ulteriore.

Il ritorno dei mercenari

Resident Evil 3 Nemesis portò a tutti i fan della saga Capcom uno dei nemici più iconici, ma anche una delle modalità extra più amate: The Mercenaries. Nel corso degli anni questa si è aggiornata e modificata passando da un semplice extra simile al 4th Survivor del vecchio Resident Evil 2, sino al mini gioco presente nel quarto capitolo. Nello Showcase del 15 aprile è stata presentata la nuova versione di The Mercenaries, che sarà disponibile come modalità extra una volta portata a termine la storia di Resident Evil Village.

Dal gameplay mostrato il 15 aprile, sembra un' evoluzione di quanto visto ai tempi nella settima generazione di console. Saranno presenti un sistema di modifica delle armi, una serie di power up fra cui scegliere tra un'ondata di nemici e l'altra e l'accesso al mercante fin dalle fasi iniziali del match, proponendo un mix fra azione e strategia che ben si sposa con l'evidente deriva da fps che la prima persona porterà all'interno della nuova versione di The Mercenaries.

Ila modalità si strutturerà in una sequenza di scontri con più nemici ambientati in tutto il villaggio. A detta degli sviluppatori ci sarà la possibilità di sbloccare extra interessanti, anche se non è ancora chiaro i che tipologia di contenuti aggiuntivi si tratti... magari qualche arma, vestito o oggetto extra da poter utilizzare nella campagna principale, oppure qualche personaggio iconico della serie da poter impersonare... o magari si tratta di semplici obiettivi sbloccabili.

Aspetto tecnico

Resident Evil Village non è da considerarsi una produzione cross-gen in quanto è stato sviluppato con le console di nuova generazione in mente. La sua disponibilità anche per PlayStation 4 e Xbox One, infatti, è frutto dell’ottima scalabilità del RE Engine che, come con il nuovo capitolo di Monster Hunter per Nintendo Switch, ha mostrato le sue potenzialità in termini di adattamento alle varie tipologie di Hardware. La breve esperienza offerta da Maiden, però, ci ha permesso di capire qualcosa in più sulla strada intrapresa da Capcom.

Per quanto si tratti di una demo Work In Progress, Maiden si mostra sorprendentemente solida nelle performance, garantendo una risoluzione di 4K (3840x2160), attraverso il checkerboard rendering, e un framerate che, nella maggior parte delle situazioni, rimane ancorato a 60 fps con sporadici cali di pochi fotogrammi per secondo nelle aree più ampie e durante le brevi fasi scriptate. Notiamo, inoltre, un utilizzo del Ray Tracing, seppur con riflessi in bassa risoluzione, un'ottima implementazione dell'HDR e un preliminare supporto al 3D audio introdotto con PlayStation 5.

Per quanto riguarda, invece, la versione definitiva del gioco, Capcom ha rilasciato una tabella esplicativa che mostra i vari settaggi grafici a disposizione degli utenti sulle varie piattaforme. Su PlayStation 5 e Xbox Series X, Resident Evil Village si presenta con una risoluzione di 4K e un frame rate a 60 FPS, che scenderà a 45 fps una volta che si deciderà di attivare il Ray Tracing. Diversa, invece, la situazione sulle console della scorsa generazione e le loro mid-gen, con le console mezzane che riusciranno comunque a raggiungere i 1080p a 60 FPS mentre quelle "più in la con l'età" si dovranno accontentare di una risoluzione di 900p e un framerate che oscilla tra i 45fps di PlayStation 4 e i 30 fps di Xbox One.

Ovviamente è presto per parlare di come sarà il risultato finale ma, indubbiamente, fra la tech demo offerta da Capcom, le recenti dichiarazioni della compagnia e le qualità del RE Engine, possiamo ben sperare sulle performance di Resident Evil Village. Dispiace, infine, per la perdita della modalità VR che, nel caso del precedente Resident Evil 7, si rivelò una delle migliori esperienze di realtà virtuale su console.

Aspettative e conclusioni

Quanto mostrato da Capcom ci ha lasciato sorprendentemente positivi in merito a Resident Evil Village. L’aura da B-Movie horror rimane persistente ma viene adornata da una serie di interessanti elementi che vanno a richiamare la narrativa classica del genere, oltre che la classica presenza di volti celebri della serie per mantenere la canonicità degli eventi proposti. Quello che ci auguriamo, però, è che questo nuovo capitolo riesca a mostrarsi più coraggioso su alcuni aspetti. Innanzitutto sulla figura di Ethan che, se nel settimo capitolo richiamava la volontà di Capcom di cambiare protagonista nelle varie iterazioni, in questo nuovo titolo dovrebbe veder giungere al termine il suo ciclo narrativo per poter lasciare la porta aperta a nuovi personaggi per le iterazioni future.

Allo stesso tempo ci auguriamo che Capcom prosegua il trend di lasciare i personaggi celebri in un ruolo da comprimari onde evitare situazioni analoghe al quinto, e al sesto capitolo, dove Chris, Leon e Jill erano oramai “super-soldati” poco inclini a ritrovarsi in situazioni di reale pericolo. Soluzioni come quella proposta da “Not a Hero” (l’epilogo di Resident Evil 7 che dava la possibilità di impersonare Chris Redfield) sono perfette per garantire la giusta dose di fan service senza sfociare in derive poco affini allo spirito originale della serie. Speriamo, infine, di non assistere a soluzioni narrative eccessivamente riciclate, quali controllo mentale di alcuni personaggi o l’ennesimo ritorno di Wesker, e che Capcom sia in grado di offrire una deriva maggiormente “cruda” alla storia non garantendo, per forza di cose, un lieto fine alle avventure di Ethan.

Edizioni disponibili e data di uscita

Resident Evil Village sarà disponibile a partire dal 7 Maggio su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X, Series S, Xbox One, PC (Steam) e Google Stadia. Capcom, inoltre, ha portato sul servizio in streaming di Google anche il settimo capitolo, rendendolo disponibile in forma gratuita per tutti gli utenti di Stadia Pro.

Resident Evil Village sarà, inoltre, disponibile in tre differenti edizioni: Standard (fisico o digitale), Digital Deluxe e una Collector Edition comprendente una statuetta di Chris Redfield, un artbook di 64 pagine, una mappa in tessuto del mondo di gioco, una steelbook e i contenuti digitali aggiuntivi della Digital Deluxe. Chiunque prenoti il gioco su PlayStation Store, inoltre, riceverà in omaggio una mini soundtrack contenente alcuni brani della colonna sonora ufficiale.
Se non avete ancora giocato a Resident Evil 7 potete recuperarlo anche su Amazon.