Super Smash Bros. Ultimate Recensione, Nintendo è tornata con il suo miglior picchiaduro

Super Smash Bros. Ultimate, l'esclusiva di punta per Nintendo Switch, è finalmente sul mercato: è questo il videogioco di punta del secondo anno di vita della console ibrida?

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a cura di Luca Trimboli

Il secondo anno di vita di Nintendo Switch si potrebbe riassumere in quattro parole: Super Smash Bros. Ultimate. Certo, non sono mancate le uscite di IP vecchie e nuove, ma l’azienda nipponica sembra aver puntato tutto sull’opera di Masahiro Sakurai, creatore della serie e di Kirby. Annunciato durante la Nintendo Direct dell’8 marzo, Super Smash Bros. Ultimate è tornato poi all’E3 con un trailer di quasi trenta minuti, dove la produzione ha immediatamente mostrato uno dei punti di forza: le dimensioni del roster. I mesi successivi sono stati un susseguirsi di informazioni e trailer, atti soprattutto a chiarire la reale natura del titolo: Super Smash Bros. Ultimate non è un’edizione Deluxe del videogioco visto su Wii U e Nintendo 3DS, bensì un capitolo tutto nuovo.

A differenza di molti picchiaduro, in cui l’obiettivo principale è mandare a 0 la vita dell’avversario, qui il nemico deve essere scagliato oltre il bordo dell’arena. Giocando con le regole standard, il dannometro cresce a ogni colpo, così come aumenta la distanza a cui il combattente viene scagliato. Per i neofiti: danneggiare l’avversario a inizio match lo farà spostare di pochi pixel, mentre utilizzare una smash quando il dannometro sta oltre il 100% farà volare il nemico molto lontano. È possibile cambiare le regole, partendo per esempio con 150 punti vita da sottrarre colpendo ripetutamente l’avversario: starà sempre a voi cambiare il tipo di match, modificando vite a disposizione, partecipanti tempo totale.

Come in ogni capitolo della saga, anche in Super Smash Bros. Ultimate il cuore pulsante è il gameplay non troppo complesso, ma estremamente funzionale. Nelle arene, infatti, non sono molti i comandi base da utilizzare: si potranno utilizzare due tipi di salto, fondamentali per non cadere oltre il bordo della mappa, una bolla difensiva che diminuisce a ogni colpo subito, un comando di corsa e uno di frenata. Fondamentali sono i tasti A e B, che corrispondono agli attacchi normali e speciali: combinati a uno spostamento in alto, in basso o in laterale dell’analogico, risultano fondamentali per creare una combo efficace. Molto importante durante il match è il giusto utilizzo dell’analogico destro, che corrisponde all’Attacco Smash, comando davvero utile per lanciare il nemico oltre i limiti della mappa. Assai positiva è l’introduzione della Barra Smash, caricabile subendo colpi, che è semplicemente uno Smash Finale meno potente di quello ottenibile distruggendo la Sfera Smash. L’ultimo cambiamento riguarda il contrattacco, che non è più eseguibile attivando al momento giusto la bolla difensiva, bensì disattivandola nell’istante in cui si subisce il colpo: pur non sembrando una modifica trascendentale, questa novità fa guadagnare qualche istante a chi riesce a neutralizzare l’attacco al momento opportuno.

L'imbarazzo della scelta

Super Smash Bros. Utimate si è fatto notare in positivo sin dalla prima accensione, dove abbiamo potuto apprezzare Lifelight, colonna sonora composta da Hideki Sakamoto e cantata da Abby Trott, nel filmato d’apertura in cui viene presentato l’ampio roster presente in-game. Una volta finito o saltato il video, abbiamo potuto apprezzare il nuovo menu di gioco, elegante e soprattutto più intuitivo del precedente: oltre a essere suddiviso in 5 sezioni, è presente un elenco laterale a scomparsa che rende la navigazione ancora più semplice. La modalità più utile per i neofiti è certamente Mischia, che permette di esercitarsi con i combattenti in tanti modi diversi: ci si può divertire nelle sfide 1 contro 1, nei torneo a 32 partecipanti e nelle mischie contenenti tutti i personaggi sbloccati (fino a 74!), modificando anche parametri e regole per rendere ogni incontro unico. Già in quella che possiamo definire una modalità base, Super Smash Bros. Utimate ci ha impressionato per ciò che ha da offrire al day one, capace di soddisfare anche i videogiocatori più esperti con scontri di ogni tipo. Non manca ovviamente la sempreverde modalità classica, un percorso con sei match, uno stage bonus e un boss finale in cui si otterranno punti. Molto importante è la presenza del murales, elemento in grado di mostrare il livello di difficoltà e il grado di avanzamento: più alto è il punteggio e maggiore sarà la difficoltà.

Il punto forte di Super Smash Bros. Ultimate è senza ombra di dubbio la nuova modalità avventura La Stella della Speranza, la vera ventata d’aria fresca che serviva alla serie. È qui che Masahiro Sakurai ha messo in mostra la sua incredibile abilità da game designer e la grande passione per i videogiochi: l’obiettivo non è mai stato quello di scrivere una trama sopraffina, bensì di creare una modalità storia in grado di ampliare il gameplay all’ennesima potenza. Muovendosi per la mappa, si può combattere contro altri personaggi controllati da Kieran, l’antagonista di turno, per far salire di livello gli Spiriti e per sbloccare nuovi combattenti da aggiungere alla propria formazione. Questi Spiriti, divisi in principali e aiutanti, consentono ai giocatori di organizzare al meglio il proprio party, in quanto i primi aumentano i parametri del personaggio e i secondi garantiscono degli oggetti a inizio scontro. Sarebbe bello descrivere ogni singolo Spirito, ma essendo circa mille pensiamo sia meglio lasciare a voi l’arduo compito di trovare quelli più utili. Tornando ora all’avventura, ci teniamo a sottolineare che è necessario modificare in continuazione la formazione, sostituendo i vari spiriti per eliminare le diverse debolezze agli elementi e rendere gli incontri meno ardui. Pur sembrando inizialmente semplice, La Stella della Speranza si è rivelata una modalità davvero complessa, e a difficoltà normale ci sono volute poco più di venti ore per terminarla, contando anche diversi combattimenti giocati più volte per ottenere un particolare Spirito.

Tecnicamente parlando, siamo davanti a un lavoro monumentale: il salto di qualità rispetto alla versione Wii U e 3DS  dato dalla natura non ibrida del videogioco, ideato e sviluppato unicamente per Nintendo Switch e quindi perfettamente adatto alla console, è evidente. Nonostante siano oltre 100 gli scenari presenti, la resa di ognuno è semplicemente sublime. Quest'ultimi, poi, diventano ancora più splendidi negli incontri con più personaggi, quando le animazioni e gli oggetti utilizzati riempiono lo schermo di effetti speciali semplicemente splendidi. Nonostante tanta spettacolarità, un’alta concentrazione di personaggi è sfociata alcune volte in un calo di FPS leggero, ma comunque fastidioso in un gioco come Super Smash Bros. Ultimate. Per fortuna le disavventure tecniche finiscono qui, con Switch che mantiene i 60FPS sia in modalità dock che in quella tablet, che viaggiano rispettivamente a 1080p e 720p.

Ad accompagnare gli splendidi scenari ci sono oltre ottocento brani, peraltro sempre collegati alle arene scelte, ascoltabili anche con la console in modalità riposo. Infine, i personaggi giocabili sono addirittura 74 (76 se consideriamo le tre forme offerte dall’Allenatore Pokémon), ma inizialmente saranno solamente 8 quelli sbloccati. Sta al giocatore consumare la propria console e ampliare al massimo il proprio roster, così da avere una scelta più vasta anche nel discusso reparto Online.

Uno Smash mondiale...o quasi

Super Smash Bros. Ultimate è già tra i titoli più streammati su Twitch, e la maggior parte degli spettatori amano seguire i loro beniamini alle prese con incredibili match multigiocatore, dunque è lecito aspettarsi un comparto online di spessore, complice anche il costo del Nintendo Switch Online. Purtroppo, invece, il servizio ha mantenuto gli stessi difetti che aveva su Wii U, come il lag quasi sempre presente, nonostante una connessione 100 Mega che in altri lidi permette di scaricare patch e giocare online senza nessun tipo di problema.

Disagi a parte, l’offerta di Super Smash Bros. Ultimate Online rimane comunque più che soddisfacente: c’è la modalità Spettatore dove possiamo osservare altri giocatori e “rubargli” qualche strategia e quella Mischia dove c’è da sfidare l’intero globo…o quasi. Diciamo quasi perché in realtà il matchmaking ci ha permesso di confrontarci solamente con giocatori europei, e ciò ci fa abbastanza paura considerando il lag riscontrato con persone vicine: chissà come sarebbe stato affrontare un avversario asiatico o americano. Andando oltre, si possono creare e cercare le Stanze Smash, fondamentali per combattere contro gli amici e decretare chi è il più forte, oppure ci si può gettare nelle Sfide Rapide. Nonostante il nome, questi sono gli incontri classificati di Super Smash Bros. Ultimate e decretano il ranking del giocatore. Pur potendo personalizzare la ricerca, scegliendo magari un match 1 contro 1, il gioco dà sempre la priorità allo svolgimento dell’incontro, anche al costo di ignorare le preferenze dei partecipanti. Ciò sarebbe forse accettabile in un match rapido, ma essendo classificato ci sentiamo di disapprovare la scelta di Nintendo.