Virtual Photography, quando la fotografia incontra il videogioco

In questo articolo cercheremo di illustrarvi il mondo della Virtual Photography e vi spiegheremo perché è diverso da uno screenshot.

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a cura di Giuseppe Licciardi

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Un'altra generazione sta per tramontare e con essa riaffiorano i ricordi delle tante ore passate insieme alle nostre amate piattaforme di gioco. È un classico ormai fare rivivere i ricordi anche tramite lunghi discorsi e migliaia di parole che descrivono l'emozione del primo gioco avviato e le partite in multiplayer con gli amici. Ogni istante anche se lontano è sempre vivo in noi, un ricordo indelebile che non va via e che ci accompagnerà anche quando saremo più in là con gli anni ma sempre fedeli alla nostra più grande passione. Questa generazione ha però avuto una marcia in più, ha permesso a tante persone di poter vivere tanti momenti e immortalarli. Far vivere per sempre un ricordo soprattutto se positivo, fa bene alla nostra anima e alla nostra mente. Rivivere emozioni non è semplice, esistono tanti mezzi che ci permettono di farlo, e finalmente anche con il videogioco possiamo farlo. Il tutto grazie alla nascita di un nuovo modo di vedere il videogioco e la sua espressione artistica ovvero grazie alla Virtual Photography.

Come si conserva un ricordo?

Partiamo dalle basi e cerchiamo di capire come questa tipologia di "arte" va ad incastrarsi con il nostro media preferito, quando tutto è partito e soprattutto perché rappresenta una delle più belle conquiste per il mondo dei videogiochi. La fotografia ormai è considerata un arte a tutto tondo e chi vi parla lo sa quanto impegno e quanta passione necessiti lo stare dietro un'obiettivo, che per molti rappresenta semplicemente la pressione di un tasto, mentre per tanti è molto di più. Come detto prima sono i ricordi a veicolare una parte delle nostre emozioni e quando pensiamo alla fotografia, sicuramente pensiamo "al passato". In quanti infatti abbiamo in casa quegli scatoloni impolverati pieni di album, che soltanto ad aprirli sanno di merendine delle 16 davanti ad un cartone animato. Con il passare degli anni tutto questo è un po' svanito, c'è chi ancora prova l'ebbrezza di scattare in analogico e sentire l'odore di una foto appena sviluppata da incorniciare o preservare in un album dei ricordi.

Con l'avvento delle console di Ottava generazione abbiamo vissuto un salto generazionale meno impattante rispetto ai precedenti, tanto che a metà del loro ciclo di vita ci si è visti costretti a dover correre ai ripari con l'acquisto di versioni aggiornate per godere a pieno delle prospettive promesse dai nostri titoli preferiti. Eppure c'è qualcosa in cui questa generazione ha fatto centro, ed è la maturazione di alcuni franchise. Molti sono i titoli che sono cresciuti e diventati adulti anche grazie alle console che ci stanno per "lasciare", cambiando approccio al gameplay, cambiando le carte in tavole della trama oppure in alcuni casi, affrontare temi scottanti in grado di aizzare il pubblico più generalista che ancora non riesce a capire quanto il media sia cresciuto e diventato maturo.

Perché non è uno screenshot

Ovviamente il passo avanti è stato compiuto anche grazie all'avanzamento tecnologico dei motori di gioco, dell'uso di nuovo tecnologie per il motion capture e l'aggiunta di piccole chicche che sono diventate per molti pande quotidiano. Proprio all'interno di quest'ultime troviamo la Modalità Foto, che in questa ultima generazione di hardware ha raggiunto dei livelli mai visti prima e che in alcuni casi riesce a tirar fuori delle capacità davvero inaudite.

A questo punto viene da chiederci che cosa cambia tra il catturare uno screenshot e utilizzare invece uno strumento creato ad-hoc per chi vuole spingersi oltre e cercare di tirar fuori il meglio che il gioco a cui stiamo giocando ha da offrirci. La differenza in realtà non la si nota nella qualità dell'immagine che viene catturata, ma in quello che vuole trasmettere. Facendo un'analogia con la fotografia classica è come mettere a confronto due tipologie di fotografo con la stessa attrezzatura. Da un lato abbiamo una persona con magari meno esperienza, dall'altra invece metteremo un fotografo di professione che porta avanti questa passione da anni. La differenza nei loro scatti starà principalmente nella creatività di creare emozioni e farci sentire parte di un momento fermato nel tempo. La stessa cosa possiamo portarla all'interno del mondo della Virtual Photography videoludica, cercando di capire che il lavoro che viene svolto dalla Modalità Foto è minimo e ci permette di dare estro al nostro pensiero nel momento in cui scattiamo.

All'interno del videogioco è sicuramente più semplice scattare se si tratta di paesaggi ben precisi, pensiamo ad esempio all'ultima iterazione di The Last of Us, che ha tantissimi momenti iconici e che in tanti momenti lascia degli scorci stupendi che immortalati nel giusto modo possono far riaffiorare nella mente dei videogiocatori tutti i piccoli particolari della narrazione. Quando invece si tratta di scene in movimento, o magari si vuole catturare un azione in particolare, li le cose si fanno più interessanti e complesse. Provare e riprovare anche per decine di volte un animazione, uno scontro o magari se si tratta di un Open World cercare lo spot più bello per catturare un momento. Un po' come si fa nella realtà, che una stessa foto in angolazioni o momenti diversi può comunicare sensazioni contrastanti.

Il Futuro

La diffusione della Virtual Photography è sicuramente dovuta anche alla voglia di tante persone di mettersi in gioco. Tanti professionisti della fotografia classica hanno preso un pad per la prima volta e cercato di portare la loro arte anche all'interno del videogioco. In molti riescono davvero bene in questo, e sono di grande aiuto per chi vuole addentrarsi in questo mondo. Anche le stesse software house vedendo un'interesse sempre maggiore nella diffusione di queste fenomeno, hanno potenziato gli strumenti che ci vengono messi a disposizione. Le prime iterazioni della Modalità Foto, le dobbiamo forse far risalire all'epoca di Playstation 2 con Gran Turismo, capace soltanto di catturare un'istante di una gara e regolare il FOV.

Pensate invece ora dove siamo arrivati e ricordate l'ultima volta che avete usato questa modalità, magari in Ghost of Tsushima o in Death Stranding. Cosa è cambiato? Praticamente tutto. Cosi come per il mondo delle fotocamere anche quello della Virtual Photography può raggiungere nuovi apici grazie agli strumenti messi a disposizione dell'utente o in alcuni casi del vero e proprio professionista del settore. E non parliamo ovviamente soltanto del mercato videoludico dato che questa tipologia di espressione artistica è sempre più usata in ogni campo anche quello della commercializzazione di prodotti per il mercato di massa. Tornando invece ai nostri cari videogiochi, viene da chiedersi cosa accadrà in futuro per la modalità foto.

Con le nuove console sicuramente vedremo un ampliamento degli strumenti messi a disposizione da questa modalità, magari una correzione di colore selettiva e più precisa e perché no magari la possibilità di ruotare le immagini anche sui nostri schermi mentre si scatta (questa sicuramente sarebbe apprezzatissima soprattutto per la mole di Virtual Photographer, compreso il sottoscritto). La potenza delle macchine di nona generazione potrebbe aprire tantissimi sbocchi per questo mercato, e sicuramente le Software House non vorranno farsi scappare l'occasione di dare maggiore lustro a questa esperienza. Già in questa generazione sono state consumate tantissime risorse per creare delle modalità foto all'altezza di standard qualitativi elevati e sapere che c'è una nuova generazione alle porte è soltanto l'inizio di un nuovo viaggio.

Per tutti gli amanti della Virtual Photography li fuori, è soltanto l'inizio di un nuovo viaggio. Sono tanti i motivi che spingeranno tante persone ad avvicinarsi a questo mondo, uno di questi è sicuramente la voglia di far provare nuove emozioni e far rivivere ai giocatori i momenti più belli dei loro titoli preferiti, perché in fin dei conti è questa la magia della fotografia, immortalare dei momenti che rimarranno immobili all'infinito.

Se volete introdurvi anche voi in questo fantastico mondo, potete cominciare provando con questi titoli. Death Stranding, The Last of Us 2 e Red Dead Redemption 2.