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XCOM Chimera Squad | Recensione: una città da salvare

XCOM Chimera Squad prova a segnare un nuovo capitolo della celeberrima saga: sarà riuscita Firaxis Games a fare nuovamente centro?

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a cura di Giacomo Todeschini

Editor

Circa una settimana fa, dopo anni di assoluto silenzio, per l’esattezza da fine agosto 2017 quando sbarcò sul mercato l’acclamata espansione di XCOM 2 War of the Chosen, Firaxis Games ha annunciato dal nulla XCOM Chimera Squad, nuovo episodio della celeberrima saga di strategici a turni che arriverà ufficialmente in esclusiva su PC domani, il 24 aprile 2020. Un annuncio completamente inaspettato, che ha squarciato la quiete di questa quarantena come un lampo, inondando di gioia e attesa il cuore degli appassionati. Un’opera che sembra avere tutti i crismi della celebre serie e, al contempo, introdurre anche qualche meccanica particolarmente innovativa, vedi la possibilità di poter controllare una squadra composta sia da umani che da alieni e ibridi.  Insomma, sembrano quindi esserci tutte le carte in regola per un titolo interessantissimo, in grado di inaugurare un nuovo filone della saga di strategici a turni.

Nonostante le buone premesse, e le grandi referenze della nota software house, a far rimanere perplessi sono state però le tempistiche dell’annuncio e il prezzo di lancio. XCOM Chimera Squad, infatti, è stato annunciato lo scorso 14 aprile, a soli 10 giorni dalla data di lancio ufficiale, ad un prezzo di solamente 20 euro che diventano 10 se il titolo viene acquistato entro il primo maggio. Lungi da noi il pensar male, ma dopo lo scotto ricevuto da Corruption 2029, titolo annunciato con il medesimo modus operandi e rivelatosi una sorta di copia carbone di Mutant Year Zero, il dubbio è decisamente lecito. A rendere ancora il tutto più nebuloso è infine un lancio a stretto giro di posta con l’attesissimo Gears Tactics, altro esponente del genere che farà ufficialmente il suo esordio sul mercato il prossimo 28 aprile. Fiducia nei propri mezzi o un semplice tentativo di mordere qualche fetta di mercato al più imponente concorrente? Sarà riuscita Firaxis Games a sorprenderci anche questa volta o XCOM Chimera Squad si sarà rivelato una piccola delusione? Per dare una risposta a queste ed altre domande ci siamo immersi negli ultimi giorni nell'intrigante titolo, sviscerandone caratteristiche e peculiarità e individuandone le vere potenzialità.

XCOM Chimera Squad: tanti agenti, una sola missione

XCOM Chimera Squad, volendo tagliare subito la testa al toro, è un titolo che,sebbene sia strettamente legato alla propria serie di appartenenza, riesce senza troppi problemi ad ergersi come un’opera che vive di vita prova, innalzandosi con i propri piedi e imponendosi come un titolo assolutamente degno di nota. La prima cosa, che balza all’occhio nel gioco è infatti proprio la grande cura riposta da Firaxis, che si è rifiutata di fare il compitino ed ha anzi iniettato sagacemente nella serie un inedito e apprezzatissimo mix di nuove aggiunte, alcune delle quali anche discretamente coraggiose. Certo, Chimera Squad è lontano dagli incredibili fasti del secondo capitolo, ma quanto proposto da tale spin-off è decisamente ragguardevole ed in grado di soddisfare gli innumerevoli appassionati della saga. Aspettarsi di più da un titolo venduto ad un prezzo budget era decisamente difficile.

Tra le novità più importanti di Chimera Squad la principale è sicuramente quella relativa al passaggio da una serie di anonimi soldati ad un team predeterminato di eroi. Niente più reclute da gettare all’assalto o impiegare in missioni suicide quindi: in questo nuovo capitolo dovremo tenere sott’occhio ogni singolo componente della nostra squadra con grande attenzione, facendo in modo che arrivi sano e salvo alla fine di ogni missione. Ognuno di essi, infatti, dispone di caratteristiche e peculiarità uniche e, soprattutto, non ci sarà assolutamente concesso farne morire uno in battaglia. Nel caso in cui uno dei nostri agenti dovesse sfortunatamente lasciarci le penne il titolo ci porterà difatti subito alla schermata di game-over, precludendoci di proseguire l’avventura con un componente in meno. Per molti tutto ciò potrebbe sembrare eccessivamente drastico e, soprattutto, differente rispetto a quanto visto nei precedenti due capitoli, ma alla fine il tutto ben combacia con l’idea alla base dell'opera

In XCOM Chimera Squad ci metteremo infatti nei panni di una squadra speciale, composta sia da umani che da alieni ed ibridi, e saremo chiamati a riportare all'ordine una Città 31, la location del titolo, in preda a rivolte e tumulti. Una missione che ci porterà a controllare una decina circa di differenti agenti, sebbene solo 4 di essi possano essere gettati contemporaneamente in battaglia. Ognuno di questi personaggi è poi dotato di una propria individualità e di un background, oltre che di linee di dialogo dedicate. Il tutto, quindi, spinge verso una concezione del gioco più basata sugli “eroi” e sulle loro caratteristiche e peculiarità uniche.

Una città sotto assedio

L’intreccio alla base di XCOM Chimera si dipana come precedentemente accennato all’interno di Citta 31, circa 5 anni dopo i fatti avvenuti nel secondo capitolo della serie. In questo seppur breve lasso di tempo le cose sono però decisamente cambiate e la terra da baluardo della civiltà umana è diventata un vero e proprio melting pot, un crogiolo di culture e, soprattutto, di specie diverse. Un passaggio così repentino tra la guerra e la pace non è però andato completamente giù a molti e, come spesso accade in queste situazioni, si sono presto create delle associazioni criminali volte a rendere instabile il già di per sé precario tessuto sociale. Il nostro compito, manco a dirlo, sarà ovviamente quello di indagare su tali sommosse, svelarne gli oscuri piani e riportare una parvenza di pace a Città 31. Un compito decisamente arduo, per cui è necessario l’intervento di un team d’eccezione, dotato delle migliori tecnologie e formato dalle più talentuose individualità: in poche parole la Chimera Squad.

A renderci la vita difficile saranno tre differenti organizzazioni, ognuna con delle differenti mire e da affrontare singolarmente. XCOM Chimera Squad ci permetterà di decidere autonomamente l’ordine delle varie indagini e sarà quindi possibile scegliere che minaccia debellare per prima. A metterci i bastoni nelle ruote saranno quindi la Sacra Spira, un movimento religioso per ibridi, la Fenice Grigia, un’organizzazione di trafficanti alieni, e, infine, la Progenie, ossia una rete di psionici umani. A rendere il tutto più interessante, e a inondare il titolo di una più che notevole rigiocabilità, è inoltre il fatto che, in base alle nostre scelte e a quando decideremo di affrontarla, ogni associazione criminale avrà un livello di difficoltà differente, con tanto di nuove minacce e differenti potenzialità belliche. Mettere fine ad una di queste organizzazioni, inoltre, ci permetterà poi di avere accesso anche a nuovi oggetti e a ricerche dedicate, permettendoci così di creare partite sempre differenti e con varianti uniche.

Come dicevamo poco fa Città 31 è un luogo tumultuoso e in continua ebollizione. Proprio in questo clima caldo si va quindi a delineare quella che è la celebre fase gestionale del titolo, qui trasposta in una mappa cittadina con i vari livelli di insurrezione dei vari quartieri. Così come negli XCOM classici, dove ogni macro-gruppo di nazioni aveva un proprio livello di allerta, in Chimera Squad saranno quindi invece i vari sobborghi a richiedere la nostra attenzione. Trascurare eccessivamente una zona, infatti, porterà presto ad un innalzamento del livello di insurrezione totale della città, indicatore che se raggiungerà il culmine ci porterà dritti dritti dinnanzi alla schermata di game over. Per scongiurare tale eventualità e ridurre il livello di insurrezione XCOM Chimera Squad mette fortunatamente a nostra disposizione differenti metodi, il più semplice dei quali consiste nel portare a compimento determinate missioni nei settori a rischio. Tenere tutto sotto controllo sarà però ovviamente impossibile. Starà quindi a noi coniugare il proseguo della storia con il tenere efficacemente sotto controllo lo stato di Città 31, scegliendo con attenzione a che missione dedicarci e, soprattutto, quando proseguire con la trama e quando dedicarci invece a qualche quest secondaria volta a mantenere il controllo della metropoli.

Una squadra da gestire

La parte gestionale di XCOM Chimera Squad si completa poi con numerose altre attività, vedi ad esempio il laboratorio di ricerca che ci permette di scoprire nuove tecnologie, come già visto nei capitoli principali della serie, o il centro di allenamento, dove potremo migliorare le caratteristiche dei nostri agenti o farli recuperare da qualche ferita riportata in battaglia. Questa serie di meccaniche richiede per essere fruite l’impiego di un agente, che resterà quindi indisponibile per diversi giorni per quanto riguarda le missioni sul campo. Proprio su tale aspetto, ossia sul turnover dei membri del nostro team, è riscontrabile una delle principali criticità del titolo, cioè l’essenzialità di alcuni elementi della squadra e la conseguente quasi inutilità di altri soldati. Terminal, la curatrice della squadra, è ad esempio assolutamente irrinunciabile e, senza di essa, è praticamente impossibile provare solo a portare a compimento determinate missioni. Il suo gremlin, una sorta di drone portatile, può infatti essere utilizzato una volta per turno e permette contemporaneamente sia di curare che di dotare di uno scudo aggiuntivo un qualsiasi agente. Una caratteristica assolutamente irrinunciabile, drasticamente più potente dei classici medikit, e, soprattutto, non sostituibile da nessuna potenzialità degli altri agenti. Così come per Terminal anche altri eroi saranno difficilmente sostituibili, vedi ad esempio il tank, e saremo quindi praticamente obbligati a portare a compimento la quasi totalità delle missioni di gioco con sempre lo stesso team, sudando le cosiddette sette camicie nella missione in cui saremo per forza di cose chiamati a fare a meno di un elemento cruciale.

Ogni agente potrà poi essere personalizzato per quanto riguarda la dotazione con delle modifiche all'arma, come mirini o caricatori aumentati, alla corazza, agli oggetti di utilità, vedi granate o medikit, e, infine, agli oggetti per irruzioni. Proprio in quest’ultimo elemento è ritrovabile una delle principali innovazioni di XCOM Chimera Squad, ossia la possibilità di orchestrare più attentamente l’entrata in scena del nostro team durante le missioni, una caratteristica di cui parleremo più approfonditamente a breve. Le modifiche estetiche si riducono invece praticamente alla sola colorazione della corazza, anche in questo caso il tutto dovuto ad un passaggio ad un modello ad eroi e non più ad anonimi soldati.

Una lunga serie di novità

Come precedentemente accennato le maggiori novità di XCOM Chimera Squad sono riscontrabili proprio durante le sezioni più operative del titolo. Firaxis Games, vista la transizione della saga in questo capitolo ad un filone poliziesco, ha ben pensato di introdurre una fase di irruzione all’inizio di ogni vario incontro. Prima di gettarci in battaglia saremo quindi chiamati a decidere ordine e modalità dell’entrata in scena dei nostri agenti. Ogni diverso punto di irruzione ha ovviamente i propri pro e contro, con tutta una serie di modificatori vari e un numero massimo di unità. Scegliere esclusivamente il punto con i maggiori vantaggi potrebbe non essere però in ogni caso la scelta migliore, in quanto ammasserebbe in un unico punto tutta la nostra squadra precludendoci un maggior ventaglio di opzioni tattiche nella battaglia vera e propria. A rendere il tutto più interessante è infine il fatto che i sopracitati oggetti per irruzioni permettono a determinati agenti di usare particolari passaggi, vedi ad esempio la carica esplosiva che ci dà talvolta la possibilità di irrompere attraverso un muro. Una innovazione, alla fine dei conti, decisamente riuscita e che riesce a dare una decisa rinfrescata al titolo, proponendoci una nuova meccanica, per quanto ancora migliorabile, decisamente valida.

Altra grande modifica portata da Chimera Squad sono i turni, con i vari personaggi che potranno effettuare le proprie azioni in un determinato ordine. Non sarà quindi più possibile orchestrare globalmente il nostro team intervallando le azioni dei vari agenti, ma sarà bensì necessario fare ben attenzione alla loro posizione nella linea temporale, in modo tale da meglio gestire le minacce nell’ordine più opportuno e consono alla situazione. Non mancano ovviamente neanche in questo caso delle abilità in simbiosi, che ci permetteranno di aggirare in parte tale sistema facendo cooperare più agenti assestando la loro posizione temporale, ma si tratta pur sempre di un escamotage non sempre sfruttabile. Ultima grande novità è poi data dalla presenza di diversi agenti non umani, che ci permetteranno di sfruttare delle potenzialità inedite ed in grado di svecchiare ulteriormente il tutto. Verge, ad esempio, dispone di poteri psionici ed è in grado di controllare le menti di alcuni avversari andando a intessere una fitta rete neurale, mentre Torge può stritolare gli avversari con la sua coda e schizzare loro contro del veleno. Una aggiunta magari non eccessivamente dirompente, ma che riesce appunto a dare un quid non indifferente al tutto.

Una novità negativa introdotta da XCOM Chimera Squad è invece quella relativa alle varie mappe, che soprattutto all’inizio si rivelano fin troppo piccole e claustrofobiche per quanto riuscite. Ci capiterà infatti spesso e volentieri di combattere in pochi metri quadrati, trovandoci costretti a fare dei veri e propri numeri da circo per sfuggire a qualche situazione particolarmente tediosa. Il che, almeno inizialmente, riesce a dare una chiave di lettura decisamente interessante al genere, ma a lungo andare il più ampio respiro dei precedenti capitoli sotto questo punto di vista comincia un po’ a far sentire la propria mancanza. Il tutto è dovuto, oltre al fatto che ci troveremo a combattere spesso al chiuso in uffici o luoghi simili, alla decisione di Firaxis Games di suddividere alcune missioni dell’opera in più fasi, spezzettandole quindi in più frammenti, ognuno dei quali dotato della propria fase di irruzione. Tale meccanica ci consente inoltre di sostituire gli agenti tramortiti con degli androidi, evitandoci così di dover proseguire nel corso della quest con dei componenti in meno. Un’idea decisamente carina e riuscita, ma che ha come controindicazione appunto questa decisa riduzione dell’ampiezza delle varie mappe. Fortunatamente con il proseguo dell’avventura le zone di combattimento si allargano, sebbene non arrivando a raggiungere le dimensioni a cui eravamo abituati.

Anche la varietà delle diverse quest, del resto, non è proprio il massimo e capiterà infatti molto spesso di trovarsi a dover ripetere i medesimi compiti, vedi il salvataggio di un determinato VIP, soprattutto nelle missioni secondarie. Certo, si tratta di un difetto storico e fisiologico del genere difficilmente arginabile, ma è innegabile come tale sentore sia comunque presente per quanto non eccessivamente debilitante.

Un'avventura altamente personalizzabile

Firaxis Games ha infine imbastito come sempre una grande possibilità di personalizzazione della partita, permettendo ai giocatori di scegliere oltre alla difficoltà anche numerose altre caratteristiche. Tra modalità hardcore, rigenerazione limitata della salute e molto altro ancora XCOM Chimera Squad è quindi un titolo perfetto per un enorme ventaglio di giocatori, partendo dal più completo neofita del genere fino ad arrivare all'esperto stratega. Un altro ed innegabile segno della grande cura riposta dalla celebre software house nel progetto e della validità di tale capitolo.

Voto Recensione di XCOM Chimera Squad


8.2

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Tante novità valide

  • XCOM è tornato

  • Assolutamente divertente

  • Rigiocabilità elevatissima

Contro

  • Bilanciamento degli agenti non perfetto

  • Alcune mappe sono troppo piccole

  • Quest secondarie spesso ripetitive

Commento

XCOM Chimera Squad è un titolo assolutamente irrinunciabile al prezzo a cui è venduto, nonché un’ottima aggiunta alla celebre saga. Firaxis Games con questo nuovo capitolo è infatti saggiamente riuscita a catturare l’irresistibile feeling della saga introducendo al contempo anche alcune novità decisamente riuscite. Certo, ampiezza e tematiche non sono quelle dei capitoli principali, ma Chimera Squad è un’opera capace di vivere di vita propria e di imporsi come un validissimo esponente del genere. Una città da salvare, un team da gestire e delle organizzazioni criminali da debellare: sarete all’altezza di tale missione?

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XCOM Chimera Squad - PC