Nokia Bell Labs, Deutsche Telekom T-Labs e Technical University of Munich sono riusciti a raggiungere una velocità di trasferimento dati pari a 1 terabit per secondo sul tratto di fibra da 170 km che va da Stoccarda a Darmstadt e i 200 km da Stoccarda a Norimberga. Prima di farsi false illusioni è bene sapere che si tratta di un esperimento su dorsale, non su rete domestica. Bisogna considerarlo comunque un grande passo in avanti perché attualmente i corridoi in fibra che collegano le città si attestano sui 40 Gbps e 100 Gbps.

La tecnica impiegata dai Nokia Bell Labs per raggiungere questo risultato si chiama "Probabilistic Constellation Shaping" ed è stata testata in "condizioni reali". In futuro sarà utilizzabile per le infrastrutture di backhaul delle reti Fiber-to-the-home ma non per i network wireless che evidentemente manifestano criticità irrisolte.

"Il test di un approccio innovativo alla modulazione, conosciuto come Probabilistic Constellation Shaping (PCS), si affida a formati di modulazione di ampiezza (QAM) di quadratura per raggiungere una capacità ad alta trasmissione su un dato canale migliorando significativamente l'efficienza spettrale delle comunicazioni ottiche", spiega Nokia.

In pratica la PCS modifica le probabilità con cui vengono usati i punti di costellazione – di fatto l'alfabeto delle trasmissioni. Normalmente questi punti impiegano la stessa frequenza, mentre questa tecnica consente di usare meno frequentemente quelli ad alta ampiezza rispetto a quelli a bassa ampiezza – che in media sono più resistenti alle interferenze e altre problematiche.

Tutto questo consente di incrementare l'efficienza fino al 30%. Per un ulteriore approfondimento si può leggere la nota della Technical University of Munich e la storia del giovane team che ha costruito questo successo.