Perché i principali operatori mobili nell'ultimo anno hanno aumentato le tariffe e sono passati alla fatturazione a 28 giorni? Difficile dare un'unica risposta, certo è che nell'ultimo bollettino AGCOM, aggiornato a dicembre 2016, i dati di mercato potrebbero fornire una chiave di lettura in relazione all'andamento negativo del mercato.
L'anno scorso le utenze consumer sono diminuite di circa 1,8 milioni, raggiungendo quota 76,2 milioni. Complessivamente le utenze sono cresciute ma solo perché quelle business (22 milioni) hanno registrato un +3 milioni unità. Da sottolineare però che il saldo è stato condizionato dalle 3 milioni di SIM M2M (machine-to-machine) in più - per lo più aziendali. Negli ultimi cinque anni non a caso sono passate da 5 a 12,2 milioni di unità. Si parla di quelle SIM che vengono impiegate nelle auto connesse, nei dispositivi IoT oppure anche in campo industriale.
Le telco sono piuttosto abbottonate sull'argomento, ma alcuni addetti ai lavori hanno suggerito a Tom's Hardware che questa contrazione potrebbe essere legata soprattutto alla costante disattivazione di SIM inutilizzate e marginalmente alla transizione di SIM M2M da consumer a business. Probabile quindi che molti clienti abbiano smesso di impiegare più SIM di operatori diversi per svolgere attività diverse o godere di nuove promozioni.
Nel ramo consumer le quote di mercato non sono cambiate molto. TIM e Wind hanno perso rispettivamente lo 0,8% e lo 0,7%, mentre Vodafone ha incrementato dello 0,7%. 3 Italia ha registrato un buon risultato con un incremento dello 0,6%. Poste Mobile invariata, in qualità di MVNO, mentre gli altri sono cresciuti dello 0,3%. Poste Mobile rappresenta comunque il 50,3% della base utenti dei servizi mobili virtuali, seguita da Fastweb, Coop Italia e LycaMobile.
"A dicembre 2016, il 74,8% della customer base (pari a 73,5 milioni di SIM) utilizza schede prepagate; in termini assoluti, su base annua, queste risultano in calo di oltre 1,2 milioni", sottolinea l'AGCOM. "Aumentano le schede in abbonamento (+2,5 milioni) la cui consistenza è pari a 24,7 milioni di SIM).
Anche l'indice di portabilità conferma che la movimentazione della clientela è in aumento: ha raggiunto il 29,3%, contro il 27,1% del 2015. "A dicembre 2016, il numero di operazioni ha superato i 100 milioni di unitaÌ€ (dato cumulato), mentre durante l'intero anno il saldo risulta positivo per H3G (+518 mila) e per Vodafone (+42 mila), negativo per Wind e Telecom Italia (rispettivamente -386 e -125 mila)", prosegue AGCOM
Sul fronte del traffico dati il garante certifica che nel 2016 il numero delle SIM con accesso a Internet è cresciuto del 5,7% arrivando a superare 53 milioni di unità, mentre i consumi medi (1,76 giga/mese) hanno registrato una crescita del 32,6%.
Il dato eclatante è che il volume di dati raggiunto nel 2016 è stato del 46% superiore al 2015.
"Da dicembre 2012, le SIM che hanno svolto traffico dati sono passate dal 30,8% al 54,1% di quelle complessive", conclude AGCOM. "Poco meno dell'80% delle SIM che svolgono traffico dati adottano uno specifico piano dati".