2 aziende italiane bloccate dall'attacco Petya

Non sono solo le grandi multinazionali o la centrale nucleare di Chernobyl ad avere problemi con Petya. In Italia si sono dovute fermare anche una piccola azienda padovana e un magazzino TNT.

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a cura di Alessandro Crea

I virus non guardano in faccia nessuno, soprattutto i ransomware. Se non si è adeguatamente protetti e con i PC in ordine si sarà colpiti, non importa se si è una multinazionale o un semplice utente domestico. Così, dopo lo scalpore suscitato dalle tante aziende internazionali colpite o dal blocco parziale della centrale nucleare di Chernobyl, nella cronaca locale di oggi scopriamo che a causa di Petya nel padovano sono fermi ben 650 lavoratori delle linee produttive della Maschio Gaspardo, azienda che fattura 300 milioni di euro l'anno (250 addetti dello stabilimento di Campodarsego, altri 150 a Cadoneghe e 250 a Morsano al Tagliamento, Pordenone).

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Ma non basta perché a restare coinvolto è stato anche un magazzino del colosso dei trasporti TNT. Da ieri infatti, a causa del mancato funzionamento dei sistemi informatici, sono rimasti fermi 70 autisti, 15 operatrici, 30 addetti all'assistenza e circa 80 operatori della logistica.

In entrambi i casi la situazione è identica: computer bloccati, impossibilità di accedere a file e cartelle e richiesta di riscatto di 300 dollari in bitcoin, la moneta elettronica che non lascia tracce rendendo impossibile risalire ai destinatari del pagamento.

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Alla Maschio Gaspardo la situazione è in via di soluzione, ma le attività non riprenderanno in maniera regolare prima di lunedì. Fortunatamente però almeno il personale amministrativo e commerciale è riuscito a portare avanti il proprio lavoro, grazie all'attivazione di account mail provvisori su altri server. Stesso scenario anche per TNT. In entrambi i casi si renderà necessario il ricorso agli ammortizzatori sociali, come la cassa integrazione ordinaria.

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Questo ovviamente è solo un esempio di cui siamo venuti a conoscenza, ma siamo sicuri che in tutta Italia saranno diverse le PMI colpite dal ransomware e messe in condizione di non lavorare. Una situazione che porterà sicuramente a gravi danni economici per i territori interessati, il cui ammontare è difficile da quantificare.


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