2001, odissea nello spazio (1968)

Il cinema di fantascienza ha sfruttato spesso il concetto di Intelligenza Artificiale, generalmente rappresentandola in un modo antropomorfizzato. Una scelta che spesso si è rivelata spettacolare ma che ha anche creato nel pubblico un'idea distorta. Vediamo come il cinema ha trattato questo tema.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

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Dopo una memorabile sequenza introduttiva, 2001, Odissea nello spazio narra di una missione spaziale. Cinque astronauti viaggiano a bordo della Discovery One, una grande astronave controllata dall'Intelligenza Artificiale HAL 9000. La programmazione di questo computer ne rivelerà i limiti, ponendolo di fronte a un conflitto che non riesce a risolvere.

Che cosa è credibile: l'intelligenza artificiale resta fedele alla propria programmazione, fino al punto da diventare pericolosa pur di rispettarla. HAL 9000 si rivela creativo nelle sue azioni e diventa una minaccia molto seria per gli umani a bordo. L'astronauta Bowman riesce nelle sue azioni solo per i limiti fisici in cui HAL 9000 si trova costretto (le attrezzature dell'astronave, l'accesso all'hardware) e dai quali, trovandosi nello spazio, non può uscire.  

Cosa non è credibile: ovviamente il 2001 è passato e siamo ancora ben lontani dal realizzare una AI come HAL 9000. Inoltre una macchina con le risorse di HAL avrebbe potuto prevedere e prevenire le azioni di Bowman, rendendo inutili i suoi tentativi. 

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