28enne usa ChatGPT per trovare l'appartamento dei suoi sogni

ChatGPT si rivela un'utile risorsa nella ricerca di una casa per Daniel Dippold, che ha automatizzato parte del processo e ridotto i tempi. Un esempio di successo nell'utilizzo dell'intelligenza artificiale e umana.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Trovare casa è una faccenda molto complicata in tutto il mondo, come dimostrano anche le recenti manifestazioni nelle città italiane. Ma se il mercato è sempre più complicato per gli inquilini, forse ChatGPT può rappresentare una soluzione.

È stato così per il 28enne Daniel Dippold, un programmatore, che aveva quasi rinunciato a trovare un appartamento per sé e la sua compagna, in quel di Berlino. Prima di abbandonare le speranze, però, Dippold ha voluto provare con ChatGPT.

Dippold ha iniziato con una semplice domanda, qualcosa come suggeriscimi 20 sistemi più efficienti e tecnologici per cercare casa. Tra i molti consigli generati da ChatGPT, alcuni sono stati di ispirazione e Dippold ha poi creato un elenco di gestori di immobili in città, e ha poi chiesto a ChatGPT di generare il codice per un web scraper in grado di raccogliere i nomi e le informazioni di contatto dei gestori di immobili pubblici e privati. Da qui è riuscito a creare un database di oltre 100 società di gestione immobiliare.

Ha inviato un'e-mail a ogni contatto in tedesco, e qui ha dovuto fare le cose a mano perché a quanto pare ChatGPT non se la cava benissimo con la lingua di Nietzsche. L’IA invece è stata utile per inviare una risposta automatica a ciascun gestore immobiliare, con tutti i documenti necessari. In questo modo, un processo che avrebbe richiesto settimane o mesi è durato solo due settimane.

Chiunque stia cercando casa in questo momento potrebbe far tesoro della lezione di Daniel Dippold, e trovare in ChatGPT l’alleato hi-tech che può cambiare le cose.

Mettendoci un po’ di lavoro, non sarebbe difficile creare un nuovo motore di ricerca per case in vendita o in affitto in specifiche zone o città, o fare qualunque altra cosa. Il punto chiave in questa esperienza è stato dare all’algoritmo tutto quel lavoro che l’essere umano non avrebbe potuto fare, e poi lavorare sui risultati.

Un utilizzo eccellente sia dell’intelligenza artificiale sia di quella naturale.Immagini di copertina: pitinan