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a cura di Dario D'Elia

Domani 20 aprile verrà finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il terzo bando Infratel, dedicato alle aree bianche (a fallimento di mercato) di Puglia, Calabria e Sardegna. Dopo la conclusione al 31 ottobre della consultazione pubblica - per altro prevista inizialmente per l'estate 2017 - si attendeva da mesi il via libera. Nel tempo si è scoperta l'azione frenante della Calabria, responsabile di non aver stipulato le convenzioni operative con il MISE per questioni politiche.

Maurizio Decina, presidente di Infratel, ieri a Roma durante il convegno "Italia a Tutta Fibra" ha confermato che tutto è stato risolto e che per domani ci sarà l'ufficialità del bando. Fra gli organizzatori dell'evento AskaNews, Open Fiber, Acea e Sirti. E proprio la controllata di Enel e Cassa Depositi e Prestiti potrebbe essere la nuova candidata alla vittoria, considerati gli esiti dei precedenti due bandi. Ma su questo fronte per ora bocche cucite, la partecipazione non è scontata.

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"Siamo gli unici in Italia che hanno scelto di arrivare con la fibra fino nelle case possibilmente in tutto il Paese", ha dichiarato il presidente di Open Fiber Franco Bassanini.

"Per ora il nostro piano industriale prevede più dei due terzi delle abitazioni del Paese, poi vedremo se ci sono le condizioni per andare oltre. Pensiamo che questo sia il nostro compito. Abbiamo gli azionisti che ci sostengono e che ci hanno dato le risorse necessarie, abbiamo anche alcune delle maggiori banche europee che sono pronte a finanziarci con un finanziamento di oltre 3 miliardi di euro che sarà uno dei project financing più importante del mondo. Tutto il resto non ci riguarda".

Leggi anche: Terzo bando Infratel, l'elenco delle aree di intervento

A questo punto la domanda che tutti si pongono è quali saranno le aree di intervento in Puglia, Calabria e Sardegna. Infratel ha pubblicato un database specifico al riguardo che fa riferimento a 1042 comuni. Qui potete leggere come interpretarlo.

Ad ogni modo l'obiettivo sarà analogo a quello dei primi due bandi, quindi fornire connettività fibra capace di abilitare servizi da almeno 100 Mbps in download e 50 Mbps in upload, con una soglia minima di 30 Mbps in download e 15 Mbps per le zone più difficili o le case sparse. Però sarebbe bene aspettare la pubblicazione in Gazzetta, per averne conferma.

Da puntualizzare che fu Open Fiber a decidere in autonomia di puntare su FTTH a 1 Gbps per la maggioranza delle aree e wireless per le altre. Per questo nuovo bando bisognerà quindi attendere l'esito prima di conoscere tecnologie e modalità di copertura.