5G a Bari e Matera: il warm up di TIM, Fastweb e Huawei

Venerdì TIM, Fastweb e Huawei riceveranno l'ok dal MISE per l'impiego sperimentale delle prime frequenze 5G. Tanti i progetti che partiranno nel 2018.

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a cura di Dario D'Elia

TIM, Fastweb e Huawei si apprestano ad avviare la sperimentazione della 5G a Bari e Matera, come previsto dal bando indetto dal Ministero dello Sviluppo Economico. Venerdì infatti riceveranno le autorizzazioni per il diritto di impiego di 100 MHz contigui nella porzione di spettro 3.6-3.8 GHz.

"Si tratta dell'ultimo significativo passaggio prima dell'avvio della sperimentazione della tecnologia mobile di 5° generazione che segue di qualche giorno la conferma della classifica dei migliori progetti, a cui nel corso delle ultime settimane sono stati richiesti e apportati correttivi e miglioramenti", ha ricordato il MISE.

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I primi scenari di utilizzo nelle due città saranno pronti entro giugno 2018, ma per dicembre del prossimo anno si parla già di una copertura del 75% del territorio. L'obiettivo del 100% su entrambe le città è previsto per il 2019.

"Le tre aziende vincitrici del bando hanno presentato un piano congiunto in qualità di capofila e in coordinamento con 52 soggetti internazionali, nazionali e locali -  tra cui centri universitari di eccellenza, primarie aziende del settore ICT e imprese operanti in mercati verticali a forte impatto economico e sociale", puntualizza la nota ufficiale congiunta.

Insomma, non è da escludere che possano essere raggiunti più traguardi di sperimentazione in anticipo rispetto a quanto prevede l'Action Plan 5G della Commissione UE.

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Da ricordare che le tre aziende puntano "a costituire una piattaforma digitale aperta, in grado di accogliere iniziative di altri soggetti (pubbliche amministrazioni, partner tecnologici ed industriali), per lo sviluppo di servizi e applicazioni supportate dalla rete 5G". L'idea è che tutti gli attori possano concorrere per l'ecosistema digitale delle città di Matera e Bari, "cogliendone le priorità strategiche di sviluppo e trasformandole in un laboratorio di innovazione digitale".

Si parla ad esempio di smart city, public safety, monitoraggio ambientale, industry 4.0, sanità 5G, ma anche media education e realtà virtuale, automotive, mobilità e sicurezza stradale; senza contare la valorizzazione delle peculiarità dei territori in relazione a logistica, cultura, turismo e smart agricolture.

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Le frequenze 5.0 tecnicamente saranno messe a disposizione a breve e il primo progetto riguarderà il progetto di porto 4.0 per Bari. In un'ottica di miglioramento della sicurezza, il controllo degli accessi e la logistica grazie a soluzioni Internet of Things legate all'automazione digitale.

Per Matera invece occhi puntati sull'impegno della città in qualità di capitale europea della cultura 2019. Si parla di  "esplorare le frontiere legate alla virtualizzazione e ricostruzione 3D di siti archeologici e musei, fino ad arrivare alla realizzazione di veri e propri geomusei virtuali".

Da ricordare infine che Vodafone sarà impegnata in una sperimentazione analoga a Milano, mentre Wind Tre-Open Fiber si concentreranno su Prato e l'Aquila.


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