5G nel mondo, dove e quando

5G è la sigla che indica la prossima generazione per la comunicazione mobile, che permetterà velocità di trasferimento altissime e nuovi modi di sfruttare il traffico dati, ma anche di connettere più persone e più dispositivi. I test stanno cominciano ora e si guarda alla fine del decennio per le prime applicazioni commerciali.

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a cura di Tom's Hardware

Quando avremo il 5G?

La Corea del Sud ha affermato che mostrerà pubblicamente le reti 5G in occasione delle Olimpiadi Invernali di Pyeongchang, previste per i 2018. L'obiettivo commerciale è invece fissato per il 2020. Allo stesso tempo, Huawei e MegaFon (Russia) contano di avere reti 5G funzionanti in tempo per la Coppa del Mondo FIFA del 2018. Anche il governo giapponese spera di poter far usare le reti 5G in tempo per le Olimpiadi di Tokyo 2020. Anche in Italia in lavori sono stati avviati, in particolare da parte di Telecom in collaborazione con Huawei.

Gli obiettivi sono simili negli Stati Uniti, dove è previsto un incontro a settembre 2015, incentrato proprio sugli standard (da definire) delle nuove reti. Questo incontro sarà una pietra miliare secondo Eduardo Esteves, vice presidente Qualcomm. "Produttori e operatori che fanno parte del 3GPP metteranno insieme le idee sui requisiti tecnici e su componenti specifici che secondo loro saranno una parte importante del 5G" ha detto Esteves a Tom's Hardware.

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Ma determinare come sarà il 5G non sarà davvero possibile almeno fino al 2016, aggiunge Kevin Flynn, responsabile marketing e comunicazione del 3GPP. Ci sarà un periodo di ricerca e sviluppo, continua Esteves, e le specifiche, le funzioni e i meccanismi definitivi del 5G arriveranno verso la fine del 2019. "Sarà nel 2020 o 2021 che cominceremo a vedere una vera diffusione commerciale del 5G", conclude Esteves.

Queste previsioni potrebbero sembrare prudenti, ma sono invece fin troppo ottimistiche considerato lo stato attuale dei lavori. Possiamo dire con serenità che il futuro di questa tecnologia è ancora incerto, ma non è una cosa negativa. Quando gli addetti ai lavori avranno dissipato i molti dubbi esistenti oggi, sapremo cosa sarà il 5G dal punto di vista tecnico, ma anche che cosa vuole farne il mondo. Per ora possiamo solo osservarne gli aspetti squisitamente tecnici.

Cosa succederà al 4G?

Così come oggi continua a esistere il 3G, in futuro il 4G continuerà a funzionare senza problemi mano a mano che si diffonde il 5G. I produttori di dispositivi e gli operatori continueranno a sviluppare novità e a lavorare sul 4G LTE, e le due tecnologie saranno parallele almeno per un po' – probabilmente molti anni.

Secondo Mark McDiarmid (T-Mobile, un operatore USA) "qualsiasi cosa svilupperemo per il 5G, integrerà di certo ciò che abbiamo già fatto per il 4G e sarà completamente compatibile". Tecnologie più vecchie, come 3G e 2G, saranno già obsolete e non saranno compatibili con il 5G.

Al momento il gruppo 3GPP afferma che il data rate massimo teorico con reti LTE è di 75 Mbps in upload e 300 Mbps in download. La tecnologia LTE-Advanced porta questi limiti a 1,5 Gbps e 3 Gbps rispettivamente usando l'approccio noto come carrier aggregation (CA), vale a dire combinando frequenze a capacità da più canali.

Alla fine dell'anno scorso erano già in corso test avanzati con la carrier aggregation, e almeno in alcuni mercati dovrebbe diventare una realtà entro la metà del 2015. Questo approccio rappresenta il futuro prossimo in Italia, come ci ha spiegato Roberto Di Pietro (Qualcomm): nel nostro paese faremo di necessità virtù pur di sviluppare queste reti anche in un contesto geologico complesso come il nostro.

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Dove arriverà prima il 5G?

Non sono solo Corea e Giappone a lavorare attivamente sulle reti di prossima generazione. Anche Germania e Regno Unito hanno fatto grandi promesse ai residenti, è l'Unione Europea ha siglato un accordo specifico proprio con la Corea del Sud per uno sviluppo congiunto della nuova tecnologia. La Finlandia ha già avviato test preliminari nella città di Oulu, e anche gli Stati Uniti dovrebbero essere tra i primi paesi ad avere questa novità.

Con l'arrivo delle reti 5G, infine, potrebbe anche risolversi il problema della compatibilità internazionale. Oggi, come qualche lettore saprà, non è affatto scontato che un telefono 4G LTE europeo funzioni in Cina, in Giappone o nel Sudest Asiatico in generale – perché si usano frequenze diverse e non tutti gli smartphone sono universalmente compatibili.

Con la tecnologia 5G, invece, si stanno facendo sforzi globali per evitare che il problema si ripeta. Lo ha chiarito Kris Rinne, presidente dell'organismo di controllo di 4G Americas. Secondo lei alleanze come quella che presiede o 3GPP stanno lavorando per armonizzare lo spettro e gli standard a livello internazionale, così da permettere un accesso globale più semplice. Speriamo sia vero!