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a cura di Saverio Alloggio

La corsa verso il 5G è ormai entrata nel vivo. Questo nuovo standard di rete è destinato a rappresentare un fattore importante nell'equilibro geopolitico della competitività economica. Un report realizzato da CSS Insight, azienda specializzata nelle indagini relative al settore delle telecomunicazioni, vede l'Europa in ritardo rispetto a Cina e Stati Uniti in quest'ambito.

Secondo CSS Insight, la distribuzione commerciale del 5G negli Stati Uniti avverrà già a partire da quest'anno, mentre la Cina sarà al primo posto in termini di volumi di connessione entro il 2020. Dati coerenti con quanto previsto a più riprese dalla GSMA (Global System for Mobile Communications Association), secondo la quale la leadership iniziale degli U.S.A. sarà successivamente ribaltata dal Paese del dragone.

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Le previsioni della GSMA e di CSS Insight però differiscono sul lungo periodo, precisamente in merito a quella che sarà la situazione del 5G entro il 2025. Secondo la prima, gli Stati Uniti guideranno la classifica con il 49% delle connessioni mobili basate sul nuovo standard di rete, seguiti da Giappone con il 45%, Europa con il 31% e Cina con il 25%.

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Per CSS Insight invece, la vera esplosione del 5G avverrà a partire dal 2022, e l'Europa entro il 2025 rimarrà indietro rispetto a Cina e Nord America. L'azienda è convinta che l'adozione del nuovo standard di rete non sarà trainata da tecnologie innovative come i veicoli autonomi o l'assistenza sanitaria remota, quanto piuttosto da esigenze di banda per supportare la fruizione di contenuti multimediali.

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"I primi smartphone 5G saranno commercializzati nel 2019, ma evidentemente avranno una diffusione ridotta. La vera scalata arriverà dopo il 2021, quando saranno stati venduti in tutto il mondo oltre 350 milioni di dispositivi mobili in grado di supportare questo nuovo standard di rete", ha commentato Marina Koytcheva, VP of Forecasting di CCS Insights.

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Insomma, un quadro complesso, con la diffusione su larga scala del 5G che potrebbe avvenire con tempistiche più lunghe rispetto a quanto ipotizzato fino a oggi. In ogni caso, appare evidente come questo nuovo standard di rete rappresenti un'evoluzione molto più grande rispetto al passaggio da 3G a 4G, e i Paesi che riusciranno a essere in pole-position si garantiranno un enorme ritorno economico.


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