A Roma 300.000 dispositivi a rischio attacco hacker

Una ricerca ha censito i dispositivi accessibili da Internet nelle capitali europee. Sono più di 10 milioni, 300mila solo a Roma.

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a cura di Marco Schiaffino

Anche se il semplice fatto di essere raggiungibili da Internet non significa che siano automaticamente nelle mani dei pirati informatici, i 10 milioni di dispositivi esposti sulla rete che Trend Micro ha individuato nelle capitali europee rappresentano comunque un segnale piuttosto chiaro: nel vecchio continente hacker e cyber-criminali hanno gioco facile.

Si tratta, in pratica, di dispositivi a cui è possibile collegarsi dall'esterno e che nel caso soffrano di vulnerabilità sono facile preda dei pirati informatici. Il censimento è stato fatto con Shodan e tratteggia un panorama in cui emergono differenze notevoli tra le capitali europee. Le più a rischio sono Berlino e Londra, anche se città come Amsterdam (che ha un numero impressionante di dispositivi connessi pro-capite) e Atene non se la cavano molto meglio.

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La sorpresa è che nella classifica l'Italia (rappresentata da Roma) si piazza ultima. Una buona notizia? Apparentemente sì, visto che stiamo parlando di dispositivi a rischio. In realtà il dubbio che rimane è che il dato sia "drogato" dal fatto che il nostro paese stia scontando il solito ritardo tecnologico.

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