Abbiamo incontrato i Power Rangers in VR

La Realtà Virtuale non è solo per chi vuole giocare o creare progetti architettonici, ma può essere anche uno strumento per una nuova forma di comunicazione a distanza. Ne abbiamo fatto esperienza con il cast di Power Rangers, film che uscirà nelle sale il prossimo sei aprile.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Manca ormai poco al 6 aprile, giorno in cui potremo andare al cinema per vedere il nuovo film dedicato ai Power Rangers. Un evento atteso da molti fan in tutto il mondo, non necessariamente giovanissimi considerato che la prima serie usciva in Italia nei primi anni '90.

Questo nuovo film sembra comunque realizzato per piacere soprattutto ai ragazzi, così com'era per i Power Rangers originali. Ritroviamo quindi cinque giovani studenti (poco più che adolescenti) con i problemi tipici della loro età, che a un certo punto si scoprono dotati di notevoli poteri. E se c'è qualcosa che lo Spider Man di Sam Raimi ci ha insegnato, è che da grandi poteri derivano grandi responsabilità.

È un'esperienza molto ... filosofica

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Vedremo come sarà il film a partire dal mese prossimo, ma la produzione ha già messo a segno un colpo interessante. Qualche giorno fa infatti siamo stati invitati a partecipare a un evento stampa del tutto nuovo. La prima novità è che non ci siamo mossi dalla nostra sede, mentre di solito il giornalista si sposta per raggiungere l'intervistato.

I glitch grafici sono il protagonista non invitato, ma rendono tutto più divertente

La seconda è che l'incontro è avvenuto in realtà virtuale. Abbiamo preparato una postazione HTC Vive e con essa ci siamo calati in un avatar virtuale che ci ha permesso, insieme a colleghi di tutto il mondo, di incontrare il cast del film. A moderare l'incontro c'era, anche lei in versione virtuale, iJustine - una youtuber piuttosto famosa in USA.

È un'esperienza fantastica ...

È stata un'esperienza divertente. Gli attori e la moderatrice erano su una specie di palco, con il pubblico tutto intorno. È stato possibile comunicare con efficacia, con qualche problema tecnico, e in generale tutti sembrano più che soddisfatti dall'esperienza.

Sembriamo degli zombie, The Walking Dead VR Experience ..... ommioddio il tuo corpo!

I momenti assurdi non sono mancati. Gli avatar virtuali sono spesso finiti vittima di glitch che li hanno deformati, o li hanno obbligati a prendere posizioni assurde. Ogni tanto qualcuno saltava, vai a sapere perché, e l'effetto simulato era un gesto atletico da record olimpionico; una tizia che fa un salto di due metri mentre il suo collega cerca di raccontare quanto è stata profonda e formativa l'esperienza fatta sul set del film.

Spassoso, ma questo incontro è anche un'anticipazione del futuro: oggi gli incontri a distanza sono videochiamate, in genere, ma nel giro di qualche anno la Realtà Virtuale potrebbe diventare una vera alternativa. E allora chiamare la zia che abita dall'altra parte del mondo ci permetterà un contatto un po' più vero - paradossalmente - di quello che abbiamo oggi con Skype e simili. E lo stesso vale naturalmente per incontri di lavoro, presentazioni, conferenze e così via. In parte già accade, con conferenze trasmesse in diretta su Gear VR, ma per ora lo spettatore è un elemento passivo.

I prezzi caleranno però, mentre cresceranno la potenza hardware e la banda disponibile. E allora gli incontri in VR saranno una via più percorribile. Senza contare che al visore e al controller magari si aggiungeranno attuatori sul corpo per simulare il tatto o gli odori. Niente male no?