Accusa degli USA: "C'è la Corea del Nord dietro WannaCry"

La Casa Bianca punta il dito contro il regime di Kim Jong Un. "Responsabilità diretta nell'attacco di WannaCry. Abbiamo le prove".

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a cura di Marco Schiaffino

Le parole sono pesanti come pietre e arrivano direttamente dal consulente per la sicurezza nazionale dell'amministrazione USA Tom Bossert. Il succo è semplice: secondo il governo degli Stati Uniti la responsabilità per l'attacco che ha colpito milioni di computer in 150 paesi di tutto il mondo sarebbe di Kim Jong Un e del suo gruppo di "hacker di stato".

Il riferimento è all'attacco avvenuto il 12 maggio scorso, quando WannaCry ha colpito un numero sorprendentemente alto di PC in tutto il mondo, crittografando i dati memorizzati sulle macchine e chiedendo un riscatto in Bitcoin per la loro liberazione.

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Tom Bossert

Tutto vero? Nonostante i toni estremamente risoluti, Bossert non cita nuove prove e si limita a fare riferimento alle opinioni di altri governi (in particolare il Regno Unito) che sarebbero convinti del fatto che la Corea del Nord abbia orchestrato l'attacco per danneggiare gli USA e i suoi alleati.

L'impressione, insomma, è che l'uscita del responsabile della cyber-security della Casa Bianca sia solo l'ennesima accusa indirizzata a un regime con il quale i rapporti diplomatici rimangono estremamente tesi.

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