Acer ha chiuso il quarto trimestre 2013 con una perdita netta di 254 milioni di dollari, un dato molto più alto rispetto al consensus degli analisti fissato a 122,6 milioni di dollari. Il fatturato si è fermato a 2,89 miliardi di dollari, in calo del 5,9% sul trimestre precedente. A pesare sui dati l'inclusione di perdite per 44 milioni legate a materie prime in inventario e altri costi associati.
"Questo passaggio aiuterà a ottimizzare la gestione operativa dell'azienda. Con un'azione immediata Acer formulerà la propria strategia di prodotto con più cautela e implementerà precisi piani produttivi e un controllo delle scorte. I dirigenti senior hanno inoltre deciso di tagliare volontariamente il proprio salario del 30% a partire da gennaio per condividere la responsabilità", fa sapere l'azienda.
Nel novembre dello scorso anno Acer avevano annunciato un taglio del personale (7% dei dipendenti a livello globale). I risultati finanziari preliminari per l'intero 2013 sono invece i seguenti: fatturato consolidato pari a 12,03 miliardi di dollari, in calo del 16,2% su base annua, una perdita operativa di 379,7 milioni di dollari e una netta di 687,11 milioni. È il terzo anno consecutivo che Acer chiude in rosso.
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"Acer riconosce i passi falsi fatti in passato nella ripartizione delle risorse, e l'aspettativa sugli ultrabook e i notebook con pannello touch. Anche se i prodotti hanno guidato il mercato in quanto a design, non hanno risposto esattamente alle esigenze del mercato". Dal primo gennaio l'azienda taiwanese ha un nuovo amministratore delegato: è il taiwanese Jason Chen, precedentemente vicepresidente delle vendite e del marketing di TSMC, ed è subentrato a Jim Wong, che è rimasto in carica solo 15 giorni dopo l'addio di J.T. Wang.