Acqua su Cerere scoperta dai ricercatori italiani dell'INAF

Un gruppo di ricercatori italiani coordinati dall'INAF ha scoperto che in epoche geologiche recenti avrebbe potuto esserci acqua liquida al di sotto della superficie del pianeta nano Cerere.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Sul pianeta nano Cerere potrebbe esserci stata acqua liquida in passato. La notizia arriva dai dati raccolti dallo spettrometro VIR a bordo della sonda Dawn della NASA, elaborati da un gruppo di ricerca tutto italiano guidato dall'INAF, l'Istituto Nazionale di Astrofisica.

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I lettori appassionati di esplorazione spaziale ricorderanno che una delle missioni spaziali più interessanti dello scorso anno è stata quella della sonda Dawn, che ha orbitato attorno al pianeta nano Cerere, un "fossile" del Sistema Solare, per raccogliere il maggior numero possibile d'informazioni sulle origini della Terra, ma anche di Venere e Marte e sulla formazione dell'intero Sistema Solare.

Una delle immagini più interessanti che ci sono arrivate riguarda il cratere Occator, una formazione larga 92 chilometri e con una profondità di 4 chilometri, e che contiene la zona più luminosa del pianeta nano.

Analizzando i dati dello strumento italiano di bordo è emerso che questa zona brillante presenta la più elevata concentrazione di carbonati mai registrata al di fuori della Terra. Nell'articolo pubblicato sull'ultimo numero di Nature Maria Cristina De Sanctis, principal investigator di VIR e prima autrice dell'articolo, spiega in sostanza che la tipologia e l'abbondanza di questi minerali suggerisce la presenza di acqua liquida al di sotto della superficie di Cerere in epoche geologiche recenti.

VIR Occator

Più in dettaglio, il minerale più abbondante nell'area esaminata è il carbonato di sodio, che sulla Terra è un "ingrediente" tipico degli ambienti idrotermali. Secondo la ricostruzione scientifica non può essere stato "depositato" da un asteroide, e sarebbe quindi dovuto sgorgare dall'interno del pianeta nano.

La spiegazione più logica sarebbe che sia stata l'acqua - presente allo stato liquido in epoche geologiche recenti - a portarlo in superficie, per via di processi interni a Cerere e a una probabile temperatura all'interno del pianeta nano più elevata di quanto si ritenesse finora.