Addio a John Nash, la Beautiful Mind della matematica moderna

È venuto a mancare nella notte il matematico John Nash, uno degli scienziati più importanti della nostra epoca e celebre autore della Teoria dei giochi.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Il matematico John Nash è scomparso la notte scorsa con la moglie Alicia in un incidente stradale mentre tornava a casa dopo un viaggio in Norvegia il cui aveva ritirato l'Abel Prize, l'ennesimo riconoscimento (condiviso con il collega Louis Nirenberg) per le sue teorie matematiche che gli sono valse nel 1994 il Premio Nobel per l'Economia.

Nash (86 anni), o meglio John Forbes Nash Jr era uno dei matematici più brillanti della nostra epoca, e restò al più sconosciuto fino all'uscita nelle sale cinematografiche di "A Beautiful Mind" con Russell Crowe, il film ispirato alla sua vita e ai suoi problemi di salute.

John  Nash

John Nash

Il caso ha voluto che Nash e la moglie Alicia Lopez-Harrison de Lardé (Laureata in fisica al MIT) all'uscita dall'aeroporto siano saliti su un taxi che si è schiantato contro un guardrail in un tentativo di sorpasso. I due passeggeri non avevano le cinture e sono deceduti sul colpo.

Pensare che il caso è stato proprio uno degli argomenti su cui ha basato la sua ricerca. Nash infatti è diventato celebre e sarà ricordato per la sua teoria dei giochi pubblicata nel 1950, che consiste in un modello matematico per lo studio delle situazioni sull'interazione strategica e sulle probabilità. Partendo da qui Nash aveva usato la matematica per capire quanto e come il caso influenzi le situazioni complesse della vita quotidiana. Le sue teorie furono applicate in vari settori, dall'economia alla politica, all'ambito militare.

Per esempio grazie alle sue teorie sul gioco non cooperativo nel 2008 Nash descrisse la crisi finanziaria internazionale, affermando che ''tutti quelli che speculano sperando di vincere sul mercato azionario giocano un gioco non cooperativo ma speculativo, dove si può vincere o si può perdere. Come in tutti i giochi''.

Oltre alle ricerche note ce ne sono molte che sono rimaste segrete: nel 2011 per esempio l'NSA ha pubblicato degli scritti di Nash degli anni 50 in cui il matematico descriveva una macchina per scrivere e decifrare messaggi in codice: una visione futuristica della crittografia.

Chi ha visto "A Beautiful Mind" o ha letto il romanzo di Sylvia Nasar da cui è stato tratto il film di Ron Howard saprà che l'altro elemento caratterizzante della vita di Nash è stata la malattia, la schizofrenia, con cui il matematico ha combattuto dal 1959 alternando periodi di ricovero e di attività.

Nel 1951 Nash ottenne una cattedra al Massachusetts Institute of Technology, ma dovette abbandonarlo nel 1959 per la malattia. Negli anni '70 le sue condizioni di salute migliorarono e tornò a insegnare a Princeton. Nel 1978 ottenne il prestigioso premio Neumann, nel 1994 il Nobel per l'Economia, nel 1999 il premio Steele, fino ad arrivare al premio Abel, che ha ritirato il 19 maggio 2015 a Oslo. Addio Mr Nash.