Addio Aaron Swartz, Anonymous scrive l'epitaffio sul MIT

Gli attivisti di Anonymous violano le pagine del MIT per vendicare la morte di Aron Swartz, il paladino della libertà delle informazioni su Internet che aveva contribuito all'invenzione dei Creative Commons. Intanto ricercatori di tutto il mondo pubblicano gratis i loro lavori alla sua memoria e interviene anche Tim Berners-Lee.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Ricercatori e attivisti di Anonymous, oltre che comuni utenti del web, si sono mobilitati a favore di Aaron Swartz, promotore della libertà di circolazione dei dati sul web e del movimento anti SOPA/PIPA, fondatore di Reddit, coinventore dei Creative Commons e contributore della creazione degli RSS.

Un genio insomma, che all'età di 26 anni si è tolto la vita scoraggiato da un'accusa con 13 capi d'imputazione fra cui la frode informatica, che avrebbe potuto valere una condanna a 30 anni. Tutto iniziò nel luglio 2011 quando Swartz, che già soffriva di depressione, era stato incriminato per avere scaricato 4,8 milioni di documenti dai server del MIT (Massachusetts Institute of Technology) con l'intenzione di pubblicarli liberamente in Rete.

Aaron Swartz

I documenti non erano riservati, facevano parte del servizio a pagamento JStor (Journal Storage) e constavano di riviste e pubblicazioni scientifiche. In seguito il giovane si era dichiarato colpevole e aveva restituito i dischi fissi con i contenuti, e per questo il MIT aveva lasciato cadere le accuse.

Non era dello stesso avviso il procuratore federale, che aveva portato avanti le accuse e che le avrebbe ufficializzate in tribunale fra meno di un mese. La posizione di Carmen Ortiz era la seguente: "Rubare è sempre rubare, sia che lo si faccia attraverso un pc o con una spranga. Prendere documenti e dati in modo illegale equivale a rubare milioni di dollari". Oggi è stata aperta una petizione sul sito della Casa Bianca per chiedere che la Ortiz sia rimossa dal suo incarico.

jStor sono a pagamento

Secondo la famiglia Swartz era accusato di ''un presunto crimine che non aveva vittime'', e la sua morte è il prodotto di ''un sistema giudiziario caratterizzato dall'intimidazione e dallo strapotere dei procuratori''. 

Il MIT non ha potuto esimersi dal pubblicare una nota in cui esprime cordoglio per l'accaduto e spiega che saranno aperte delle indagini interne per capire quali opzioni aveva a disposizione l'Istituto e perché sono state prese alcune decisioni invece di altre. Tutto con l'obiettivo di "capire e imparare dalle azioni intraprese".

Il comunicato di Anonymous sulle pagine del MIT

Una posizione che non ha soddisfatto gli attivisti di Anonymous, che hanno violato diverse pagine del sito web dell'Istituto, pubblicando un comunicato in rosso su sfondo nero. "Chiediamo che questa tragedia sia un invito a cambiare le leggi criminali nel settore dell'informatica" si legge, "che venga riformato il diritto d'autore e della proprietà intellettuale, nel nome del bene comune e contro i guadagni di pochi". Inoltre gli attivisti chiedono "che questa tragedia faccia da base per un rinnovato impegno costante verso una connessione Internet gratuita e senza ostacoli, senza censure. E con parità di accesso e diritto di voto per tutti".

Intanto migliaia di ricercatori in tutto il mondo stanno pubblicando i loro lavori in formato open access in omaggio a Swartz e i messaggi di cordoglio piovono su Twitter, all'hashtag #pdftribute. Fra tutti spicca quello di Tim Berners-Lee, considerato l'inventore del World Wide Web: ''Aaron è morto. Navigatori del mondo avete perso un saggio. Piangiamo''.