Addio PIN: grazie all'Italia si pagherà con l'impronta digitale

Un'azienda italiana ha sviluppato una smart card con un lettore di impronte digitali integrato. Si può adottare al posto di bancomat e carte di credito e anche per i documenti di identità.

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a cura di Elena Re Garbagnati

È italiana la nuova carta di credito intelligente che si attiva con l'impronta digitale anziché il codice PIN. A vederla è praticamente identica alle comuni tessere, ma in realtà si tratta di una system-on-card che cela al suo interno un sensore d'impronte digitali che la attiva solo nel momento in cui il legittimo proprietario viene autenticato facendo scorrere il dito sulla superficie (con uno "swipe"). Sia il sistema di acquisizione dell'impronta, sia la sua archiviazione e il software per il matching sono integrati.

A distribuirla è Card Tech, un'azienda di Udine che grazie a un investimento di circa 4 milioni di euro ha portato a termine la fase di ingegnerizzazione industriale del progetto ed è pronta per la produzione su larga scala. Uno degli aspetti di maggiore interesse è quello sottolineato da Fabrizio Borracci, Presidente di Card Tech: "questa smart card è compatibile con l'infrastruttura esistente, ossia funziona con qualsiasi lettore di tessere e carte di pagamento".

Smart Card biometrica

Smart Card biometrica

Il sensore biometrico è di tipo capacitivo, è flessibile e non influisce sullo spessore della scheda, che è quello previsto dallo standard internazionale. Un algoritmo biometrico su un chip separato ha il compito di ricostruire in tempo reale l'immagine acquisita (memorizzata in forma cifrata) e confrontarla con quella in archivio, che si basa sulla ricostruzione di alcuni punti e non permette in alcun modo di risalire all'impronta completa.

È indirizzata in prima battuta agli istituti di credito, a cui viene proposta come evoluzione di bancomat, carte di credito e prepagate per contrastare frodi e furti d'identità. Questa ovviamente è la caratteristica di maggiore richiamo, ma come sottolineano i suoi ideatori la "smart card biometrica" non si limita alla sicurezza delle transazioni monetarie.

Smart Card biometrica

Smart Card biometrica

La possibilità di tutelare l'identità personale e la privacy dell'utente, unita alle app, "permette potenziali sviluppi nei più svariati settori istituzionali, dalla carta d'identità al voto elettronico, dalla fruizione di servizi di assistenza sanitaria fino alla sua possibile applicazione su passaporti e altri documenti di identità. Le applicazioni porterebbero notevoli vantaggi nello svolgimento delle operazioni alla frontiera e in aeroporto, rendendo più rapida e sicura l'identificazione personale".

Aggiungiamo che si tratta di un passo avanti verso l'eliminazione dei codici PIN, che si possono dimenticare o confondere fra loro visto che ad oggi a ciascuna carta è associato un codice differente. Per onore di cronaca ricordiamo che questa soluzione non è un inedito: qualche settimana fa anche Mastercard ha svelato la prima carta di credito con riconoscimento di impronte integrato.

Un'idea alternativa per liberarsi dei PIN è quella che viene da Nuance Communications, che sottolinea come le soluzioni di biometria vocale sono usate in tutto il mondo per l'autenticazione dei clienti come una valida alternativa ai classici PIN, password e domande di sicurezza.

Sono infatti sempre di più le aziende su scala globale (per la maggior parte banche) che hanno scelto le tecnologie di biometria vocale come metodo valido e sicuro per l'autenticazione dei clienti. Da noi si tratta ancora di casi rari, ma la tendenza del mercato è fin troppo chiara, non solo per semplificare la vita agli utenti ma anche per proteggere password e PIN dai cyber attacchi. Cosa ne pensate?