Addio Svetlana, la badante sarà il robot Romeo

Nasce in Francia il robot che farà da badante alle persone anziane. Si chiama Romeo e al momento è ancora in fase di sviluppo, ma promette piuttosto bene.

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a cura di Pino Bruno

Rassegniamoci, prima o poi la badante dell'Est sarà sostituita da un robot assistente personale dell'Ovest. Chissà, forse simile al Romeo della francese Aldebaran Robotics, appena presentato al Salone Innorobo di Lione. L'umanoide transalpino - quaranta chili e mezzo, alto un metro e quarantatré centimetri - è stato progettato proprio per essere "compagno e assistente personale" per gli anziani. Romeo è fatto in fibra di carbonio e gomma. Parla, ascolta, cammina, vede attraverso quattro sensori e muove gli occhi. È già in grado di riconoscere gli oggetti ma ci mette ancora troppo tempo. Gli scienziati ci stanno lavorando.

D'altronde è un progetto ancora giovane, nato poco meno di sei anni fa nell'incubatore d'impresa Cap Digital. E, siccome in Francia hanno la grandeur nel sangue, Romeo ha chiamato a raccolta il fior fiore della ricerca scientifica nazionale, dal CNRS al Collège de France. I promotori del progetto sono certi che i robot svolgeranno un ruolo sempre più importanti nell'assistere gli anziani autosufficienti. Bruno Maisonnier, amministratore delegato di Aldebaran Robotics, azzarda pure una previsione: li vedremo all’opera nelle case di riposo entro il 2019.

Esagerato? Forse sì, a giudicare dal prototipo presentato a Lione, lento nelle reazioni, incerto nel procedere e un po' goffo, dice chi l'ha visto all'opera.  La ricerca comunque procede spedita. La terza generazione di Romeo sarà già in grado di sostenere una conversazione semplice e afferrare oggetti. L'obiettivo è un robot in grado di aiutare una persona che è in calo di autonomia fisica e mentale. Romeo imparerà a conoscere l'assistito e le sue abitudini. Gli ricorderà di prendere i farmaci e gli porgerà gli occhiali e altri piccoli oggetti quando ce n'è bisogno. Sarà dunque in grado di anticipare le esigenze.

La vera sfida sarà accettarli, dice ancora Bruno Maisonnier, e per questo sarà fondamentale il loro aspetto. Insomma i robot devono essere belli e gentili e avere una voce gradevole. Forse ci vorrà più di qualche anno per avere risultati accettabili. Per chi volesse approfondire, la documentazione tecnica dettagliata su Romeo è a questo indirizzo