Adiconsum contro Mediaset: anacronistica l'idea di bloccare i canali

Adiconsum chiede al garante AGCOM di bloccare la decisione di Mediaset, che dal 7 settembre 2015 vuole criptare i segnali in chiaro e renderli fruibili solo tramite il proprio decoder TIVUSAT. Una scelta che andrebbe a danneggiare i consumatori solo per avvantaggiare la stessa Mediaset.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Adiconsum chiede che l'autorità garante AgCom blocchi la decisione di Mediaset, che vuole criptare i propri canali sul decoder Sky. L'associazione dei consumatori "chiede ad Agcom l'apertura immediata di un tavolo di confronto con le associazioni dei consumatori per elaborare al più presto le delibere necessarie per regolamentare il settore".  

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Non è la RAI

Il tema è sempre quello: con il decoder Sky è possibile vedere anche i canali Mediaset in chiaro, e questo non piace all'azienda. Meno di un mese fa Gina Nieri di Mediaset aveva infatti affermato che "nessuna piattaforma televisiva può inserire la nostra programmazione gratuita nella propria offerta a pagamento, usandola come traino per i propri abbonamenti".

Da qui l'idea di criptare i segnali, così da rendere impossibile la visione tramite il decodere SKy. Questo, fa notare Pietro Giordano (Presidente Adiconsum) va "a danno del consumatore, costretto ad acquistare il decoder di TIVUSAT e privato della libertà di scegliere la piattaforma trasmissiva a lui più consona".

Per come stanno le cose ora, il blocco diventerà reale dal prossimo 7 settembre. "Da quel momento", recita il comunicato Adconsum, "Rete 4, Canale 5 e Italia 1 saranno visibili solo sul terrestre e sul satellite con TIVUSAT".

Molti lettori (e anche io) risponderanno che non è una gran perdita, ma non è questo il punto. Secondo Adconsum Mediaset così facendo viola il diritto dei cittadini, che dovrebbero poter scegliere la piattaforma che preferiscono e avere sempre accesso ai canali in chiaro. Con la criptazione dei segnali invece sarebbero obbligati a comprare un decoder solo per i canali Mediaset oppure a usare il digitale terrestre.  Giordano vuole parlare a nome di quelle persone che però vedono la TV solo tramite satellite, e avrebbero diritto a usare un solo decoder.

Secondo Giordano è "un ritorno al passato che, ai tempi della banda ultra veloce, degli smartphone sempre connessi e della globalizzazione non solo è anacronistico, ma nasconde ben altro". E continua: "in un'Europa che ci chiede di avere un mercato unico digitale anche nelle comunicazioni elettroniche la decisione di Mediaset è assurda".

"Deve essere chiarito una volta per tutte cosa e quando una trasmissione televisiva può essere criptata. La scelta di codificare non può essere utilizzata per ragioni concorrenziali o per favorire una piattaforma trasmissiva a svantaggio di un'altra (satellite contro terrestre e viceversa)!", conclude Giordano.

Vedremo se AgCom accoglierà la richiesta di Adiconsum, bloccando quindi la decisione di Mediaset a data da destinarsi. Nel frattempo l'associazione dei consumatori propone alcune domande:

  • Perché Mediaset dovrebbe criptare tutto il palinsesto dei suoi canali, impedendo quindi la visione con un semplice decoder free satellitare?
  • Perché diventerebbe necessario vedere i canali Mediaset solo con il decoder compatibile con TIVUSAT?
  • Perché Mediaset impedirebbe ai nostri connazionali, residenti in Europa, di vedere i suoi canali?
  • Perché alcuni canali trasmessi sul terrestre sono interamente criptati sul satellite e visibili solo con TIVUSAT?  Perché TIVUSAT nata per garantire la visione su satellite dei canali terrestri a chi non ha il segnale da terra, ha costi di accesso elevati così da coprire i costi di criptatura?
  • Chi verifica se veramente i contenuti trasmessi sono acquisiti solo per l'ambito nazionale?