Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

L'AGCOM ha sanzionato TIM per un ammontare di 170.000 euro per aver "provocato disservizi agli utenti nel corso delle procedure di migrazione e portabilità del numero". In pratica, in seguito a diverse segnalazioni della clientela, il Garante ha riscontrato "procedure interne non idonee a garantire l'effettivo esercizio dei diritti degli utenti, con particolare riguardo alla completa conclusione della procedura di passaggio tra operatori".

TIM - e in alcuni casi anche Fastweb (che è oggetto di un altro procedimento sanzionatorio) - di fatto non ha adottato le procedure adeguate per assicurare la massima efficienza in caso di trasferimento delle risorse di rete di accesso tra due operatori, tempi di interruzione del servizio all'utente finale ridotti al minimo e procedure di sincronizzazione adeguate.

agcom1

"La società TIM si è difesa ricostruendo le vicende delle procedure di migrazione relative alle utenze oggetto di contestazione ed evidenziando, per ogni condotta accertata e contestata, di aver messo in atto procedure conformi a quelle previste dalla normativa di settore in materia di attivazioni, migrazioni e portabilità del numero fisso", puntualizza il documento AGCOM.

Andando ad analizzare però ogni caso, il Garante ha rilevato non solo incongruenze con le sue delibere procedurali e l'accordo quadro del 2008 - che disciplinano in maniera dettagliata gli aspetti necessari a rendere operative le procedure tecniche concordate tra operatori per le attivazioni, migrazioni e portabilità del numero - ma anche il mancato rispetto della direttiva comunitaria n. 2009/136/CE.

agcom

Uno dei casi

"In tale quadro normativo, non può ritenersi giustificabile la condotta posta in essere dalla Società che, per quanto è emerso nel corso dell'attività istruttoria e accertato con l'atto di contestazione n. 5/17/DTC, non ha adottato procedure adeguate al fine di consentire ai propri clienti di passare ad altro fornitore di servizi di comunicazione elettronica senza subire prolungati disservizi, quali la sospensione e/o il malfunzionamento del servizio e la ricezione di doppie fatturazioni dai due gestori coinvolti nei processi di migrazione", sostiene l'AGCOM

Per questi motivi è stata stabilita una sanzione di 170.000 euro e la diffida "dall'intraprendere ogni attività e/o comportamento in violazione delle disposizioni richiamate".