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a cura di Alessandro Crea

Grazie ai ritocchi effettuati dall'AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) alle regole di accesso, oltre 2,6 milioni di nuclei familiari hanno guadagnato il diritto alle agevolazioni economiche per la telefonia fissa destinate alle famiglie meno abbienti.

Con questa decisione infatti, i Commissari Antonio Nicita e Francesco Posteraro hanno voluto "fornire le più ampie garanzie di inclusione sociale a tutti i nuclei familiari che ricadono nella definizione di povertà relativa dell'ISTAT, per i quali il reddito annuale, come certificato dall'indicatore di situazione economica equivalente (ISEE), risulta inferiore a 8.112,23 euro", come si legge nel comunicato stampa.

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Per ottenere questo importante risultato l'AGCOM ha rimosso alcune precedenti limitazioni e modificato la natura delle stesse. In particolare sono stati rimossi "i precedenti vincoli che ne condizionavano l'accesso alla presenza nel nucleo familiare di anziani al di sopra dei 75 anni, di percettori di pensioni sociali o di invalidità, o di capifamiglia disoccupati". Inoltre "in aggiunta al preesistente sconto del 50% sul canone di accesso alla rete telefonica, in base al quale i beneficiari delle agevolazioni pagano 9,5 euro al mese invece di 19, il nuovo sistema di agevolazioni prevede anche 30 minuti gratuiti di telefonate verso tutte le numerazioni nazionali fisse e mobili".

Infine l'AGCOM ha anche "invitato TIM Spa, l'operatore incaricato del servizio universale, a mettere a disposizione degli utenti economicamente disagiati alcune offerte flat di connessione ad Internet a banda larga, la cui sottoscrizione non implica la perdita del diritto di accesso alle agevolazioni economiche". La decisione si è resa necessaria dal momento in cui l'accesso a Internet a banda larga non rientra nel perimetro del servizio universale e quindi nelle competenze dell'AGCOM, che però è consapevole di quanto sia importante avere l'opportunità di navigare in Rete per una vera inclusione sociale.