Il Garante delle Comunicazioni ha previsto la possibilità di rimborso per tutti i consumatori che a partire dal 30 aprile hanno subito le nuove tariffe di roaming di TIM, Wind e 3 Italia.
Le procedure non sono state ancora stabilite ma nell'ultima comunicazione AGCOM è stata confermata una violazione delle norme europee da parte dei tre operatori nazionali. In pratica, il sovrapprezzo per il traffico estero (5 cent al minuto per le chiamate in uscita, 1 cent per quelle in entrata, 2 cent per SMS e 5 cent per MB) concesso dalla Commissione UE non è stato applicato correttamente.
TIM, Wind e 3 Italia ne hanno approfittato per creare pacchetti ad hoc convenienti esclusivamente per chi genera un adeguato traffico. Si parla di decine oppure centinania di minuti. "L’eventuale risparmio concesso non toglie che gli operatori non hanno rispettato la norma europea. Inoltre la Tariffa UE resta conveniente per chi decide di fare pochissimo traffico in roaming, magari per comunicazioni essenziali con amici e parenti", ha confermato AGCOM a La Repubblica.
E dire che l'AGCOM con le diffide degli scorsi mesi aveva tentato di far adeguare le telco alle tariffe con sovrapprezzo. La risposta invece è stata sempre con "flat dedicate" al roaming e sebbene siano migliorate nel tempo, non sono state considerate conformi. "L’utente ha diritto a pagare secondo quanto richiesto dalla Commissione", ha ribadito AGCOM.
Il procedimento sanzionatorio aperto nei confronti degli operatori comporta "l'obbligo di dimostrare la cessazione della condotta contestata e l’avvio delle procedure di rimborso agli utenti danneggiati". L'unica avvertenza per gli utenti è che attualmente non è possibile domandare il rimborso: bisognerà attendere la prossima comunicazione del Garante per conoscere le modalità.