Ai Caraibi aprirà il primo sito pirata totalmente legale

Il governo di Antigua vuole aprire un sito per vendere film e musica, senza pagare un centesimo ai proprietari dei diritti. Può farlo legalmente grazie a un'autorizzazione speciale del WTO.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il governo di Antigua ha deciso di aprire un sito web per la vendita di film, musica e software pirata, più o meno. Proprio così, il piccolo paese caraibico ha deciso di sfidare apertamente alcune delle lobby più potenti del mondo, e le aziende che rappresentano, con una mossa che ha tutto il sapore della vendetta; ma con giustificazioni legali.

Vendetta perché gli Stati Uniti hanno una legislazione molto rigida sul gioco d'azzardo online, che ha spinto Washington a bloccare l'accesso a molti siti specializzati originari proprio dell'isola. La conseguenza è che "ciò che era un industria multimiliardaria, che occupava quasi il 5% della popolazione, si è ridotto praticamente a zero", come ha spiegato Carl Roberts, Alto Commisario di Antigua a Londra. Il governo di Saint John's però non è passato subito al commercio di contenuti pirata.

La decisione di Washington infatti ha il sapore del protezionismo illegale, e la prima risposta di Antigua all'embargo di Washington fu infatti un ricorso presso l'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO). Quest'ultimo riconobbe le ragioni di Antigua e Barbuda, affermando che la posizione degli Stati Uniti viola le regole del libero commercio.

Correva l'anno 2005, ma Washington non hai mai rispettato la decisione della WTO. Così nel 2007 l'Organizzazione ha riconosciuto ad Antigua e Barbuda (questo il nome completo dello Stato) "il diritto di sospendere i diritto di autore USA fino a 21 milioni di dollari l'anno".

Ecco, la vendita di film "quasi pirata" è la traduzione di tale autorizzazione straordinaria. A quanto pare abbiamo uno stato che ha il permesso legale di vendere film illegali. Il fatto che nel XVI e XVII secolo quest'isola fosse anche terra di pirati (quelli veri), non fa che rendere più colorita la faccenda.

Manca solo la notifica ufficiale al WTO, che tuttavia è già stata bloccata una volta proprio dai rappresentanti degli Stati Uniti. Potrebbe anche darsi che si trovi un accordo, ma comunque vada l'avvocato di Antigua Mark Mendel ci tiene a specificare che in questo caso non si può parlare di pirateria, perché l'Organizzazione Mondiale del Commercio ha dato il permesso.

Tipico covo di pirati

"Non ci sono enti al mondo che possano impedircelo, perché abbiamo già l'approvazione del WTO", ha infatti detto Mendel ai giornalisti di Torrent Freak. Questi ultimi ipotizzano anche che il futuro sito potrebbe proporre un abbonamento di cinque dollari al mese per accedere senza limiti a tutti i contenuti. Se così fosse, l'impatto sarebbe come minimo devastante, e si raggiungerebbe ben presto il valore dei 21 milioni di dollari in questione.

Ovviamente gli USA non vedono molto bene questa possibilità. "Se Antigua mette in pratica il piano governativo di rubare la proprietà intellettuale, farebbe solo gli interessi della stessa Antigua", hanno infatti dichiarato gli esperti di Washington. Non ne siamo certi, ma sospettiamo che gli interessi in questione sarebbero anche quelli di molti consumatori in tutto il mondo.

Comprensibilmente, la controparte statunitense afferma che se il sito dovesse aprire davvero andrebbero a sfumare tutte le possibilità di risolvere la questione del gioco d'azzardo. E si sottolinea anche come questa eventualità "sarebbe un grosso ostacolo a investimenti stranieri nell'economia di Antigua, in particolare nell'industria tecnologica".

Luoghi affollati di spettatori

Liberamente tradotto, Washington sta minacciando Antigua di boicottarne l'economia se non desiste dai propri piani, ma forse i governanti caraibici hanno già abbandonato le speranze di risolvere un problema che si trascina da oltre sette anni.

"Se il portale antiguano apre davvero, finirà sulle prime pagine di tutto il mondo, il che potrebbe trasformarlo nel più grande fornitore legale di contenuti statunitensi di tutta Internet", conclude l'articolo di Torrent Freak. Non vediamo l'ora di vedere che succede, e voi?