Air Force, la navetta X-37B è atterrata in autonomia dopo 780 giorni di volo orbitale

L'Air Force X-37B, la navetta spaziale sperimentale a guida autonoma, ieri è atterrata presso il Kennedy Space Center NASA dopo 780 giorni di volo orbitale.

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a cura di Dario D'Elia

L'Air Force X-37B (Orbital Test Vehicle), la navetta spaziale sperimentale a guida autonoma, ieri ha completato con successo la sua quinta missione atterrando presso il Kennedy Space Center Shuttle Landing Facility della NASA dopo 780 giorni di volo orbitale. Dall'avvio del programma, con la missione OTV-1 partita il 22 aprile del 2010, sono stati spesi nell'orbita terrestre ben 2865 giorni, a dimostrazione che l'idea di un veicolo riutilizzabile e autonomo non solo è fattibile ma sulla buona strada per il successo.

"Il ritorno sicuro di questo veicolo spaziale, dopo aver infranto il proprio record di resistenza, è il risultato di una partnership innovativa tra governo e industria", ha dichiarato il capo dello staff dell'aeronautica militare, il generale David L. Goldfein. "Il cielo non è più il limite per l'Air Force e la US Space Force, se il Congresso lo approverà".

L'ultima missione ha consentito anche di effettuare esperimenti a bordo oltre a fornire un passaggio per piccoli satelliti. Ma il pensiero corre già alla prossima (OTV-6) che è prevista nel secondo trimestre 2020 con l'impiego per la partenza del razzo Atlas V501. Il velivolo infatti richiede un "traporto" di questo tipo per la partenza, mentre l'atterraggio avviene sulla pista.

L'attuale X-37B misura 8,9 x 4,5 x 2,9 metri e pesa poco meno di 5000 kg, ma la prospettiva futura – con il progetto X-37C – è che sia possibile realizzarne una versione più grande (quasi doppia) capace di gestire il trasferimento di 6 passeggeri verso la Stazione Spaziale Internazionale.

Da ricordare che il velivolo è il frutto dello sviluppo del prototipo Boeing X-40 del 1998, poi curato nello sviluppo dalla NASA e dal 2004 dalla DARPA.