Al Sud piani pronti per la dorsale ottica da 100 Gbps

Calabria, Campania, Puglia e Sicilia saranno unite da una dorsale in fibra da 100 Gbps.

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a cura di Dario D'Elia

Calabria, Campania, Puglia e Sicilia festeggiano il bando di gara da 23 milioni di euro che porterà la fibra in Meridione. Il progetto GARR-X Progress prevede di potenziare l'attuale rete nazionale dell'istruzione e della ricerca attraverso la realizzazione di un'infrastruttura integrata all'avanguardia. Al momento infatti GARR-X corre per circa 8.500 km lungo la penisola.

L'intervento finanziato dal MIUR nell'ambito del Piano di Azione e Coesione punta alla realizzazione di una dorsale da 4.000 km con capacità fino a 100 Gbps. Si parla di collegare centinaia di sedi, tra università, centri di ricerca, istituti culturali e ospedali a carattere scientifico. Le prestazioni previste sono da capogiro: capacità di accesso alla rete fino a 10 Gbps e capacità aggregata ad oltre 400 Gbps - ovvero più di 4 volte il valore attuale. Senza contare i 400 istituti scolastici nei capoluoghi di provincia connessi a 100 Mbps.

GARR-X Progress

"L’obiettivo che ci poniamo è di fornire un valido supporto alla ricerca di eccellenza per favorire la partecipazione nei programmi nazionali ed europei anche in vista di Horizon2020", ha dichiarato Claudia Battista, coordinatore del progetto. "La disponibilità di un ambiente collaborativo fatto di collegamenti simmetrici e accesso semplice e sicuro a risorse ICT per gestire grandi quantità di dati, aiuterà la partecipazione attiva nell’ambito dello Spazio Europeo della Ricerca e crediamo possa dare un forte impulso per attrarre talenti, conoscenze e competenze nelle regioni del Sud".

Vi sono anche grandi aspettative per la promozione della crescita e dello sviluppo di imprenditorialità innovativa sul territorio "attraverso l’accesso a servizi e infrastrutture digitali avanzate e la creazione di competenze". Inoltre nell'ottica di favorire la diffusione della banda ultralarga nel Mezzogiorno e l’aumento della competitività nel settore ICT, verranno creati nuovi Punti di Interscambio neutrali di traffico tra operatori e fornitori di servizio (NAP).

Il finanziamento di 46,5 milioni di euro complessivi per l’intero progetto prevede anche dei percorsi di formazione sull’uso, la valorizzazione e lo sviluppo delle infrastrutture digitali rivolti a diverse tipologie di destinatari. L’offerta formativa comprende due master universitari per laureati, dottori di ricerca o giovani ricercatori; corsi di formazione a distanza per il personale direttivo degli enti coinvolti; moduli di aggiornamento professionale in autoapprendimento.