Alimentatore fa esplodere e-cig: ovvio, era per iPad

A Londra si è registrato il primo caso di incendio dovuto all'esplosione di un e-cig: la colpa è stata dell'alimentatore sbagliato. Secondo i vigili del fuoco la compatibilità tra accessori di ricarica ed e-cig richiede attenzione.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Non lasciate la sigaretta elettronica accesa quando andate a dormire. Il consiglio è dei vigili del fuoco di Londra (London Fire Brigade) che sabato pomeriggio sono dovuti intervenire in massa per sedare un incendio in una palazzina dell'East London.

La proprietaria dell'appartamento andato a fuoco aveva usato, secondo gli esperti, un dispositivo di ricarica errato per e-cig: nello specifico l'alimentatore per iPad. Fortunatamente se l'è cavata con un'intossicazione da fumo e un lieve shock, ma sarebbe potuta andare peggio.

E-cig bruciata

Il portavoce dei vigili del fuoco ha ammesso che si trattava della prima volta di un incidente di questo tipo, ma ha anche spiegato che esiste una criticità emergente. "Il pericolo è che le persone a volte usano caricatori sbagliati che rischiano di sovraccaricare, quindi possono portare potenzialmente ad esplosioni. Stiamo chiamando i negozianti per essere sicuri che stiano vendendo caricatori corretti per le sigarette. Come per tutte le apparecchiature elettriche ricaricabili, è di vitale importanza che le persone usino i tipi corretti di caricatori per prevenire incendi che potrebbero essere seri e anche portare eventualmente a morte".

La questione di fondo è che un alimentatore per iPad è troppo potente per una comune sigaretta elettronica. "Per le sigarette elettroniche, così come per i telefoni cellulari e per le decine di elettrodomestici che ognuno di noi possiede a casa propria", ha commentato il presidente di Anafe-Confindustria Massimiliano Mancini "la prima regola da seguire è quella di leggere le indicazioni di utilizzo ed attenersi alle istruzioni, come ad esempio quella di non mescolare caricatori e batterie, mantenere la batteria in carica in un luogo sufficientemente ventilato, acquistare eventuali parti di ricambio da rivenditori autorizzati ed affidabili e con marchio CE, collegare prima il dispositivo al caricatore e poi alla corrente, e numerose altre".

Anafe-Confindustria ha ribadito il proprio impegno verso un sempre maggiore coinvolgimento e cooperazione tra tutti gli operatori del settore, le istituzioni e gli enti preposti al controllo della sicurezza con la certezza di poter così continuare ad offrire ai consumatori prodotti sicuri e dotati di indicazioni di utilizzo chiare ed universali che riducano al minimo la possibilità di incidenti. Le certificazioni UE per questo tipo di prodotti per altro dovrebbero consentire ai consumatori finali di effettuare acquisti in sicurezza.

Articolo aggiornato alle 18.19.