Alleanza contro la pedopornografia online: l'Italia c'è

L'Italia ha deciso di aderire all'Alleanza mondiale contro l’abuso sessuale di minori online. Si tratta di un progetto di cooperazione internazionale per tutelare le giovani vittime e punire i colpevoli dovunque si trovino. Obiettivi prioritari: coordinamento e intensificazione delle azioni.

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a cura di Dario D'Elia

L'Italia fa parte ufficialmente dell'Alleanza mondiale contro l’abuso sessuale di minori online. Insieme da altri 47 paesi di tutto il mondo, di cui 26 dell'Unione Europea, ha deciso di impegnarsi in questa lotta intensificando la cooperazione internazionale.

"Quando parliamo di materiale pedopornografico parliamo di bambini che soffrono e che subiscono, impotenti, le sevizie dei loro carnefici. Una volta online, questo materiale si perpetua nel tempo. È nostra precisa responsabilità tutelare le giovani vittime e punire i colpevoli dovunque si trovino. L'unico modo per riuscirci è fare fronte comune per coordinare e intensificare meglio la nostra azione in tutto il mondo”, ha affermato Cecilia Malmström, Commissaria europea per gli Affari interni.

Secondo l’Attorney General statunitense Eric Holder un patto internazionale di questa portata consentirà di disporre di mezzi più efficaci "per consegnare quanti più colpevoli alla giustizia, individuare le vittime e garantire loro aiuto e sostegno".

Continua la caccia

I numeri che riguardano la pedopornografia online sono impressionanti: si stimano oltre un milione di immagini pedopornografiche e un ritmo di aggiornamento di 50mila all'anno. Nel 2011 l'operazione Rescue di Europol ha permesso di identificare 779 sospetti in tutto il mondo, di arrestare 250 persone e di salvare ben 252 minori. Da rilevare poi che a gennaio 2013 sarà inaugurato all'Aia il Centro europeo per la criminalità informatica (EC3) specializzato nella pedopornografia online. La Commissione UE sostiene inoltre INHOPE, la rete di hotline gestite da ONG degli Stati membri che raccolgono segnalazioni di siti pedopornografici (programma "Internet più sicuro").

In ogni caso l'ostacolo più grande alla risoluzione del problema è che si tratta di un fenomeno senza confini, alimentato da reti di pedofili più o meno organizzate ma comunque favorite dalle falle degli ordinamenti e dalla mancanza di scambi di informazioni tra i paesi.

Domani 5 dicembre vi sarà il battesimo ufficiale dell'Alleanza e  i paesi partecipanti sottoscriveranno una serie di impegni:

1) potenziare gli sforzi per individuare le vittime e garantire loro l’assistenza, il sostegno e la protezione necessari;

2) potenziare gli sforzi per investigare i casi di pedopornografia online e identificare e punire i perpetratori;

3) informare i giovani sui rischi della Rete legati all’autoproduzione di immagini e ai metodi di adescamento;

4) intercettare il materiale pedopornografico online e evitare la rivittimizzazione dei minori.

I paesi potranno scegliere i mezzi d’azione più adeguati per realizzare questi obiettivi e dovranno presentare relazioni regolari.