Amazon Cloud nella bufera, mancano le licenze

Le major discografiche sostengono che Amazon Cloud non disponga delle licenze per fornire i suoi servizi. Amazon si dice stupita, dato che la piattaforma potrebbe essere considerata come un hard disk esterno.

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a cura di Dario D'Elia

Amazon Cloud non ha bisogno di licenze. Questa è stata la glaciale risposta del colosso statunitense alle major che si sono permesse nelle ultime ore di avanzare pretese sulla sua ultima creatura musicale (Amazon Cloud, il servizio musicale che mancava). "Cloud Player è un'applicazione che permette ai clienti di gestire e riprodurre la proprio musica. È come una delle tante applicazioni già esistenti. Non abbiamo bisogno di una licenza per rendere disponibile Cloud Player", ha dichiarato freddamente il portavoce Cat Griffin.

Amazon Cloud

Effettivamente l'acquisto di una traccia audio su Amazon o l'upload del proprio archivio musicale non dovrebbe sollevare un problema licenziatario, ma il buon senso e la filosofia delle major discografiche sono spesso divergenti. Amazon ha compiuto quel passo che forse Apple non è ancora riuscita a fare, (forse) proprio per la mancanza di un accordo con i discografici. 

"La funzionalità di salvare MP3 su Cloud Drive è analoga a quanto avverrebbe se l'utente lo facesse su un hard disk esterno o anche iTunes", ha aggiunto Griffin.

Di diverso avviso Sony che tramite una sua portavoce ha confermato di sperare in un accordo licenziatario, senza ovviamente escludere l'opzione legale.