AMD

La redazione di Tom's Hardware ha messo insieme i pareri per stilare un articolo in cui elencare, in ordine rigorosamente sparso, i più importanti fallimenti tecnologici del 2012.

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a cura di Tom's Hardware

AMD ha vissuto un 2012 nero. La sua quotazione in borsa è crollata nella seconda metà di quest'anno, tanto che l'azione ha passato più di qualche momento sotto i 2 dollari e oggi, rispetto all'inizio dell'anno, ha perso oltre il 50%. Ha pesato certamente la crisi del comparto PC, ma l'azienda non ha brillato e sono fioccati licenziamenti per contenere i costi.

I dati finanziari parlano chiaro e mostrano perdite trimestrali costanti, salvo nel secondo trimestre in cui l'azienda ha fatto segnare un utile netto di 37 milioni di dollari. Poco, troppo poco. Sul fronte dei prodotti AMD ha cercato di sparare le sue pallottole (spuntate) contro Intel e Nvidia, e applicare un'aggressiva politica dei prezzi.

Le schede video Radeon della serie HD 7000 sono ottimi prodotti a prezzi competitivi, ma ultimamente Nvidia è tornata alla carica, recuperando il terreno perduto. È sul fronte dei microprocessori che AMD non decolla: le APU Trinity nel settore mobile e le CPU FX, anche le nuove soluzioni basate su architettura Piledriver, non stanno infatti raccogliendo grande successo. A sua leggera discolpa possiamo dire che non è facile competere con Intel, che detiene quasi l'85% del mercato e, se va male, incassa utili a nove zeri.

Inoltre AMD è assente nel settore smartphone e pressoché inesistente in quello dei tablet, anche se l'azienda promette novità per il prossimo anno. La verità è che se non sarà invertita la tendenza nel breve termine, AMD potrebbe essere acquisita o rischiare il fallimento. Ci auguriamo ovviamente che continui a operare come realtà indipendente, anche perché siamo curiosi di scoprire che piani ha in vista dell'annunciato matrimonio con l'architettura ARM.