AMD denuncia degli ex dipendenti: rubati file confidenziali

AMD ha denunciato quattro ex dipendenti, ora nei ranghi di Nvidia, presso la corte del Massachusetts per sottrazione di dati sensibili e violazione del contratto. In tre avrebbero sottratto oltre 100mila file confidenziali e avviato un'operazione di reclutamento per sottrarre cervelli all'azienda di Sunnyvale.

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a cura di Manolo De Agostini

AMD ha denunciato quattro suoi ex dipendenti, tre manager e un vicepresidente, accusandoli di aver sottratto documenti sensibili e violato una clausola chiamata "non-solicitation agreement", secondo la quale un ex dipendente non può indurre altri colleghi o clienti ad abbandonare l'azienda. I quattro, passati tutti nelle file di Nvidia, sono accusati di aver violato il "Computer Fraud and Abuse Act", le leggi sulla competizione, i propri contratti e diffuso segreti commerciali.

Robert Feldstein, Manoo Desai e Nicolas Kociuk avrebbero scaricato complessivamente oltre 100mila file confidenziali su un hard disk esterno nei sei mesi che hanno preceduto la loro uscita da AMD. Queste tre persone, insieme a una quarta di nome Richard Hagen, sono state inoltre accusate di aver messo in piedi un'operazione di reclutamento dei dipendenti AMD.

Robert Feldstein è stato vicepresidente dello sviluppo strategico della casa di Sunnyvale, quindi aveva le mani in pasta in tutti i progetti più importanti. In Nvidia ricopre il ruolo di "vicepresidente delle licenze tecnologiche", cioè cura le contrattazioni che riguardano le proprietà intellettuali.

Secondo fonti ben informate, Feldstein ha ricoperto un ruolo chiave nella stipula dei contratti che riguardano il mondo delle console. AMD è presente con un proprio chip grafico sulla Nintendo Wii U e secondo le voci di questi mesi le soluzioni tecnologiche dell'azienda saranno a bordo anche della futura Xbox di Microsoft e della Playstation di Sony.

Nella denuncia depositata presso la corte del Massachusetts AMD ha rivelato che sarebbero stati Feldstein e Hagen ad avviare l'operazione di reclutamento, convincendo Desai ad abbandonare l'azienda. Quest'ultimo avrebbe a sua volta convinto Kociuk a fare altrettanto e AMD non esclude che questa manovra abbia riguardato anche altri dipendenti.

L'azienda ha affermato inoltre di aver effettuato un'analisi forense sui computer degli ex dipendenti riscontrando come Desai e Kociuk abbiano cospirato per "appropriarsi indebitamente di informazioni riservate, proprietarie e/o commerciali di AMD" oltre ad "accedere intenzionalmente a computer protetti, senza autorizzazione e/o in un modo che ha superato l'accesso autorizzato loro consentito". Kociuk avrebbe inoltre svolto "diverse ricerche su Internet su come copiare e/o cancellare un grande numero di documenti".

Il produttore di chip ha chiesto al tribunale un provvedimento ingiuntivo, nella speranza di recuperare i file che i quattro le avrebbero sottratto. In questi documenti dovrebbero esserci dettagli su tecnologie future in via di sviluppo e dati su contratti con grandi clienti ed aziende.

In particolare, nella denuncia depositata si parla del trasferimento di "tre file altamente confidenziali - due accordi di licenza con clienti importanti, e un documento che delinea le strategie di concessione delle licenze. Informazioni che potrebbero conferire a Nvidia "un vantaggio sleale".

L'azienda ha inoltre presentato un ordine restrittivo, che è stato concesso, contro i quattro ex dipendenti. In questo ordine si richiede a Feldstein, Desai e Kociuk di conservare tutto ciò che è in loro possesso ed è proprietà di AMD, oltre a preservare i loro computer per effettuare un'analisi forense. A Richard Hagen è stato ordinato solamente di non assumere più dipendenti di AMD.

Un portavoce dell'azienda ha dichiarato che AMD intraprenderà le appropriate azioni per proteggere le proprie informazioni confidenziali, proprietarie e commerciali. "Crediamo che i fatti siano chiaramente delineati nelle nostre memorie e siano supportati da prove forensi", ha affermato il portavoce.

Ora la palla passa agli avvocati. Bisogna sottolineare che Nvidia non è stata denunciata, quindi AMD non ha prove che dietro l'opera dei quattro ex dipendenti vi fosse la casa di Santa Clara. I quattro potrebbero aver agito da soli per risentimento contro l'azienda o magari con l'intento di approdare sul nuovo posto di lavoro e distinguersi grazie alle informazioni raccolte.