I pescatori sembrano essere i peggiori nemici delle dorsali in fibra che collegano la Sardegna al continente o alla Sicilia. Lo scorso 29 agosto per l'ennesima volta il cavo che va da Cagliari a Mazara del Vallo è stato danneggiato per mano di ignoti.
Le 24 coppie di fibre ottiche che lo compongono servono diversi operatori di telecomunicazioni per il traffico dati da e per l'isola e sono pertanto di importanza strategica per l'intera economia del territorio.
Il Consorzio Janna, di cui fanno parte Tiscali, Wind, Interoute e Regione Sardegna (con il 49% delle quote) e che gestisce i collegamenti sottomarini Olbia-Civitavecchia e Cagliari-Mazara del Vallo, sembra ormai esasperato dalle continue rotture. Negli ultimi 12 anni sono state almeno 13 e tutte dovute a imperizia da parte di pescatori o diportisti.
"I danneggiamenti comportano infatti non soltanto complesse riparazioni in mare (in condizioni ottimali servono in media 2 settimane di lavoro con navi e personale specializzato), ma soprattutto costi di oltre 2 milioni di euro in 12 anni, interamente sostenuti dal Consorzio", spiega Janna.
Senza contare le numerose interruzioni temporanee e i forti rallentamenti dei servizi di rete che interessano molteplici attività economiche, amministrative e di privati cittadini. Durante l'estate poi la questione si complica ulteriormente considerata la forte presenza turistica.
Insomma, giunge un segnale di allarme dalla Sardegna, poiché solo con la prevenzione e la sensibilizzazione al problema si riuscirà a ottenere una soluzione al problema.
Di fatto la maggior parte degli incidenti sarebbe legata alle "attività di pesca e in misura minore ad attività di ancoraggio in aree vietate, nonostante i cavi siano debitamente segnalati sulle mappe nautiche con il relativo divieto, nei loro pressi, sia di pesca che di ancoraggio".
Per altro in 12 casi su 13 tutti i guasti si sono manifestati a poche miglia dalla costa di Cagliari, alcuni addirittura molto vicini alle zone di approdo.
"Ad oggi, per nessuno degli incidenti è stato possibile risalire ai responsabili e questo rende ancora più grave il rischio che tali episodi possano ancora verificarsi. I cavi sottomarini sono spesso definiti la spina dorsale di Internet, sono infrastrutture strategiche il cui funzionamento porta vantaggi a tutti, anche a chi - consapevolmente o meno - li danneggia", conclude il Consorzio in una nota.