Anche negli USA il digitale terrestre fa paura

Negli Stati Uniti tra quattro giorni si spengono i canali analogici, tra incognite e paure.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Anche negli Stati Uniti il passaggio al digitale terrestre sta generando paure, preoccupazioni e polemiche, in vista del  12 giugno, giorno dello "swithc-off", ossia dello spegnimento dei canali analogici.

Da Los Angeles a New York saranno circa 1000 i canali che "scompariranno" dall'etere, e milioni i cittadini che dovranno procurarsi e installare un decoder per continuare a vedere la TV. Il passaggio è percepito come un allarme, tanto che sono stati mobilitati persino i vigili del fuoco, per andare incontro ai milioni di famiglie del tutto impreparate.

Più a rischio sarebbero le fasce più deboli della popolazione, in particolare gli anziani, le famiglie dove nessuno parla inglese, e quelle a basso reddito. Quel che è peggio, tuttavia, è che ci sono milioni di persone che credono di essere preparate, e invece scopriranno di ricevere un segnale difettoso e inadatto. Tra i luoghi a rischio, anche quartieri di grandi metropoli come Los Angeles o New York.

D'altra parte quella di giugno è già una proroga, che Barack Obama aveva concesso a febbraio. Adesso, però, il presidente non è più disposto a rinviare e ha trovato il tempo di parlarne durante il viaggio diplomatico in Europa, invitando i cittadini ad aiutarsi a vicenda.

"Voglio essere chiaro: non ci saranno altri ritardi", ha sentenziato il Presidente degli Stati Uniti.

Ci sono tre milioni di famiglie che non sono abbonate a TV a pagamento, via cavo e satellite, e che tra quattro giorni potrebbero accendere la TV e trovarsi di fronte a uno schermo nero. Se però si considerano tutte le persone che non sarebbero raggiunte dal segnale digitale, la cifra sale a 110 milioni di abitazioni, come si legge sul NYT.  

Per una volta, quindi, condividiamo un problema con un paese al quale guardiamo sempre come modello, quando si parla di evoluzione tecnologica. Anzi, tutto sommato sembra che in Italia il passaggio al digitale terrestre stia funzionando meglio, soprattutto grazie al fatto che si è scelto un passaggio graduale, "spalmato" in diversi anni e diviso per zone. Naturalmente gli intoppi ci sono anche da noi, ma non è il caso (speriamo) di chiamare i pompieri.