Anche YouTube contro le fake news cinesi, chiusi oltre 200 canali

Dopo Twitter e Facebook, anche YouTube ha deciso di passare alle vie di fatto contro la diffusione di fake news sulla situazione di Hong Kong ed ha quindi chiuso oltre 200 canali che diffondevano disinformazione.

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a cura di Alessandro Crea

Dopo i provvedimenti annunciati pochi giorni fa da Twitter e Facebook contro gruppi cinesi organizzati che sfruttavano i due social network per diffondere disinformazione sulla situazione di Hong Kong, Anche YouTube ha deciso di passare alle vie di fatto. Nelle scorse ore infatti, tramite un post sul blog ufficiale, il servizio di streaming video di proprietà di Google ha fatto sapere di aver proceduto alla chiusura di oltre 200 canali che facevano di propaganda e disinformazione la propria attività principale.

La decisione segue non soltanto quella di altri colossi dei social network, ma anche le perplessità sollevate dal mondo politico circa la capacità della piattaforma di arginare le fonti di disinformazione che impazzano sui propri canali, specialmente in vista delle elezioni presidenziali statunitensi del 2020.

Nel suo messaggio, Google non ha esplicitamente accusato il governo cinese di essere dietro alle fake news diffuse tramite YouTube, limitandosi a rilasciare una dichiarazione ufficiale per bocca di Shane Huntley, direttore informatico per il gruppo di analisi delle minacce alla sicurezza di Google. ‎"All'inizio di questa settimana, come parte dei nostri sforzi per combattere l'influenza delle operazioni coordinate, abbiamo disattivato 210 canali su YouTube, dopo aver scoperto che il loro comportamento era coordinato all'interno di una vera e propria rete nel caricare video relativi alle proteste in atto ad Hong Kong"‎‎.‎

Secondo Huntley infatti tutti questi canali agivano in maniera sincronizzata e usando gli stessi stratagemmi, come l'impiego di VPN e altri metodi per nascondere l'origine degli account coinvolti, tipici di operazioni coordinate, volte a influenzare l'opinione pubblica tramite la diffusione di fake news.

"‎Queste azioni fanno parte del nostro costante impegno per proteggere l'integrità delle nostre piattaforme e la sicurezza e la privacy dei nostri utenti", si legge ancora nel post sul blog. "Ogni mese, il nostro gruppo di analisi delle minacce invia più di 4.000 avvertimenti relativi ai nostri utenti circa tentativi di infiltrarsi nei propri account da parte di gruppi d'attacco foraggiati dai governi. Questo è l'avvertimento che inviamo se rileviamo un tentativo del genere".