Ancora troppi italiani con connessioni inferiori ai 2 Mbps

Broadband Map di AGCOM conferma che la percentuale di famiglie che accedono a Internet con velocità inferiori ai 2 Mbps è ancora alta.

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a cura di Dario D'Elia

L'Italia dichiara che i servizi Internet sono accessibili al 99% della popolazione ma dimentica di sottolineare che questo risultato non considera il gran numero di utenti che viaggiano ancora a una velocità inferiore ai 2 Mbps. Se un tempo poteva essere considerata una prestazione minima accettabile oggi la soglia è senza dubbio inadeguata per molti servizi.

Il risultato dell'analisi si deve a uno degli strumenti di simulazione più efficienti disponibili che correla più parametri, come ad esempio tecnologia disponibile, distanza dal cabinet, numero clienti sul nodo, etc.

Broadband Map di AGCOM stima che nella migliore delle ipotesi la bassa velocità affligga l'1% dei residenti in Puglia, ma anche il 5,9% dei residenti in Umbria. Anche se in effetti mancano ancora all'appello i dati Open Fiber legati a Perugia.

La forbice italiana è esattamente questa. Le regioni più fortunate sono la Sardegna (1,8%), la Sicilia (2,1%), la Basilicata (2,3%) e la Lombardia (2,6%).

italia

Sotto i 2 Mbps, regione per pregione

Lo scenario si complica invece in Abruzzo (5,6%) nelle Marche (5,1%), in Veneto (4,8%), in Trentino Alto Adige (4,4%) e Friuli (4,2%). Approfondendo la questione infrastrutturale si scopre che in Umbria - dove appunto il 5,9% della popolazione viaggia sotto i 2 Mbps - su circa 383mila famiglie ben 172mila sono coperte da ADSL, circa 20mila da VDSL e 262 da FTTH (in attesa dell'aggiornamento dati Open Fiber). E fondamentalmente lo scenario si replica con numeri analoghi in Abruzzo e Marche.

frosinone

In Ciociaria le connessioni sono lente per molti

In Veneto c'è da rimanere di sasso nello scoprire che su 2 milioni di famiglie circa 959mila sono raggiunte da ADSL, 152mila da VDSL e poco meno di 1500 da FTTH.

Insomma, la diffusa presenza di ADSL e poca VDSL contribuisce a far emergere il fenomeno.

In Puglia, dove la maggioranza dei residenti possono godere di velocità superiori - inteso soprattuto come numero di persone - il 40% raggiunge tra i 30 e i 100 Mbps, mentre il 30% viaggia tra i 100 Mbps e i 500 Mbps; il 22% è nella soglia tra 2 e 30 Mbps.

In sintesi, vi sono regioni di Italia dove una cospicua fetta della popolazione vive un'esperienza di accesso a dir poco scadente. Emblematici i casi poi della provincia di Frosinone (9,2% sotto i 2 Mbps), Macerata (6,1%), Belluno (8,1%) e Teramo (7,3%).

C'è ancora molto da lavorare sul digital divide.


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