Android 5 moltiplica i Google Nexus, famiglia numerosa

Google potrebbe avere deciso di cambiare strategia, e di sviluppare Android insieme a diversi operatori sin dall'esordio della nuova versione. I telefoni Nexus all'uscita di Android 5 potrebbero quindi essere ben cinque, di altrettanti produttori. Google forse li venderà direttamente online.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Con Android 5 non ci sarà più un solo Nexus, perché Google ha deciso di collaborare con diversi produttori per far sì che all'uscita della nuova versione i consumatori abbiano una scelta più ampia. Lo racconta Amir Efrati sul Wall Street Journal, che svela anche come l'azienda voglia vendere gli smartphone direttamente ai consumatori senza passare dagli operatori telefonici.

Fino ad oggi invece Google ha "tenuto per sé" le nuove versioni di Android fino all'ultimo momento, riservandosi l'onore di mettere in vendita gli smartphone simbolo del robottino verde, l'ultimo dei quali è il Galaxy Nexus prodotto da Samsung.

Deliziose caramelline gommose, come resistere?

Gli obiettivi di Google sono diversi: tranquillizzare i produttori (preoccupati dall'acquisizione di Motorola da parte di Big G), favorire la diffusione dei tablet Android (che ancora faticano a competere con l'iPad di Apple) e limitare il potere degli operatori telefonici. Questi ultimi infatti spesso modificano il sistema operativo in funzione dei propri interessi, e così alterano l'esperienza d'uso e la velocità degli aggiornamenti, già non eccezionale.

C'è da risolvere la questione del prezzo però, perché gli operatori vendono gli smartphone con abbonamenti che includono telefono, chiamate, SMS e traffico dati; pochi consumatori sono pronti a pagare uno smartphone "sull'unghia", ma magari Google s'inventerà un qualche tipo di finanziamento.

L'altro effetto collaterale di questa novità sarebbe una riduzione della nota frammentazione di Android, anche se inizialmente solo per i terminali di fascia alta. Il termine indica il fatto che nel mondo Android esiste una grandissima varietà di modelli, configurazioni hardware e versioni software. E ciò rende difficile, a volte impossibile, sviluppare applicazioni che funzionino su ogni dispositivo.

Frammentazione di Android - Clicca per ingrandire

Una fotografia della situazione arriva da OpenSignalMaps, azienda che si occupa di monitorare la copertura della telefonia mobile. Sui lorio server in sei mesi sono passati quasi 4000 diversi modelli, 599 marchi (Samsung è il primo, seguito da HTC, Sony Ericsson e Motorola), undici versioni di Android (dalla 1.5 alla 4.0.x) e decine di diverse risoluzioni per lo schermo, tutte o quasi con proporzione 5:3.

Ciò non significa che la frammentazione sia il dramma che alcuni dipingono, ma è comunque una questione concreta che merita attenzione, soprattutto da parte di Google. Se con Android 5, noto come Jelly Bean, Google riuscirà almeno ad arginare il problema avrà fatto un ottimo passo avanti.