Android è un sorvegliato speciale dell'Antitrust UE

Il Financial Times ha potuto visionare i documenti dell'Antitrust UE che riguardano Android. Si presumo pratiche commerciali scorrette dovute allo strapotere di Google in ambito mobile. Ormai i produttori sembrano notevolmente condizionati nelle loro scelte.

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a cura di Dario D'Elia

Google è nuovamente sotto la lente dell'Antitrust europea per presunte pratiche commerciali scorrette riguardanti Android. Il Financial Times è riuscito a entrare in possesso dei documenti che riguardano la vicenda. Ebbene, pare che Google abbia siglato con i produttori di smartphone contratti esclusivi con licenze sottocosto, che avrebbero consentito anche di ritardare o cancellare la distribuzione di prodotti con sistemi operativi e servizi concorrenti.

La commissione per la concorrenza valuterà anche se i patti di esclusività imposti dal colosso statunitense abbiano condizionato le scelte dei produttori sul software preinstallato. Il problema antitrust ovviamente si pone perché oggi Android ha raggiunto il 74% delle quote del mercato smartphone mondiale, contro il 57% dello scorso anno.

Android

E dire che Android è una piattaforma open source che nasce per liberare i produttori dal vincolo di colossi come Apple e Microsoft. In verità il suo ecosistema digitale, se si pensa alla pubblicità e YouTube, può condizionare notevolmente i ricavi delle aziende di settore. Secondo eMarketer il mondo Google gestisce il 56% degli introiti mondiali su mobile. Ed è evidente che decidere o meno di accettare le indicazioni che provengono dagli uffici di Mountain View possa condizionare l'esito di una qualsiasi strategia commerciale.

A questo punto non resta che attendere la ricezione da parte di Bruxelles dei famosi questionari da 23 pagine spediti a produttori e operatori per fare chiarezza sulla vicenda. In ogni caso ci vorrà ancora del tempo per giungere al capitolo finale: Google non è neanche ancora stata convocata formalmente.