Android sotto indagine Antitrust UE: assedio contro Google

Fairsearch Europe ha denunciato Google all'Antitrust UE per i contratti Android imposti ai produttori di smartphone. Pare che le app Google debbano essere sempre favorite rispetto a quelle dei concorrenti. Intanto la fine del caso antitrust sulla ricerca di Google sembra essere sempre più vicino.

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a cura di Dario D'Elia

Android rischia di mettere nuovamente nei guai Google con l'Antitrust europea. Fairsearch Europe, un consorzio industriale che comprende Microsoft, Nokia, Oracle e altri colossi, ha denunciato Google per pratiche commerciali scorrette.

L'accusa è di usare il software Android "come un strumento ingannevole per costruire vantaggi per le applicazioni chiave di Google nel 70% degli smartphone distribuiti oggi". Thomas Vinje, legale di riferimento di Fairsearch Europe, sostiene che i contratti fatti siglare da Google ai produttori di smartphone prevedano delle clausole piuttosto restrittive e anti-concorrenziali. Ad esempio si parla dell'obbligo di posizionare le app Google sulle schermate degli smartphone in posizioni maggiormente favorevoli rispetto alla concorrenza.

Joaquín Almunia

Joaquín Almunia, il Commissario per la Concorrenza che si sta già occupando dei problemi antitrust del motore di ricerca di Google, non ha voluto commentare la questione ma ha confermato che il suo ufficio sta esaminando la vertenza Android. In presenza di denuncia formale, come in questo caso, la Commissione è chiamata a decidere se procedere con il caso oppure lasciar perdere.

Intanto la denuncia per abuso di posizione dominante nella ricerca, e nello specifico di favorire il traffico verso i propri servizi, sembra sempre più vicina al capitolo finale. La collaborazione tra l'ufficio di Almunia e Google procede positivamente: probabile quindi l'introduzione di una nuova modalità di visualizzazione dei risultati.

"Non so se si possa chiamare etichettatura, o in altro modo, ma hanno bisogno di distinguerli", ha commentato Almunia. "In alcuni casi questo può essere fatto attraverso le informazioni che si possono ricevere tramite i normali risultati delle ricerche. In altri casi forse chiederemo a Google di segnalare quali sono le opzioni rilevanti e le alternative per la presentazione dei risultati".

Insomma, non è prevista alcuna richiesta per quanto riguarda l'algoritmo di Google, bensì solo una correzione all'interfaccia grafica.