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a cura di Saverio Alloggio

Android Things 1.0 è stato ufficializzato da Google. Si tratta della prima versione stabile del sistema operativo di Big G pensato per i dispositivi IoT. Il gigante californiano ha dunque anticipato i tempi, visto l'inizio dell'I/O 2018 previsto per domani, suggerendo come l'Internet of Things sia destinata a essere protagonista della manifestazione.

Google sta lavorando ad Android Things da tempo. In questi mesi si sono susseguite una serie di Developer Preview, con il sistema operativo che è stato tenuto da Big G nel ramo sperimentale. Con la versione 1.0, l'azienda di Mountain View mette a disposizione un ambiente stabile e compatibile con tutti i propri servizi, compreso ovviamente l'OS per smartphone e tablet. Ma non è tutto.

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Android Things 1.0 supporta infatti tutti i System-on-Modules basati sulle piattaforme NXP i.MX8M, Qualcomm SDA212, Qualcomm SDA624 e MediaTek MT8516. Non manca anche il supporto per le piattaforme RaspBerry Pi 3 Model B e NXP i.MX7D, mentre è stato eliminato quello per NXP i.MX6UL. Google ha inoltre introdotto su tutti i dispositivi, di default, la funzionalità di aggiornamento automatico, con update gratuiti per tre anni in relazione a stabilità e sicurezza.

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"Forniamo una solida piattaforma in grado di svolgere il lavoro più pesante servendosi  di hardware certificato, API di sviluppo avanzate e aggiornamenti software gestiti in sicurezza utilizzando l'infrastruttura back-end di Google, in modo che ci si possa concentrare solo sulla realizzazione dei dispositivi", questo è possibile leggere attraverso il blog di Big G dedicato agli sviluppatori.

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Com'è ovvio, la palla adesso passa ai partner. Nei prossimi mesi arriveranno infatti sul mercato una serie di dispositivi basati su Android Things 1.0, che consentiranno alla piattaforma di cominciare a diffondersi e, soprattutto, al settore dell'Internet of Things di compiere importanti passi in avanti. 

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Tra i vari partner, il gigante californiano cita in particolare smart speaker e smart display  targati LG, Lenovo, JBL e iHome. Ne sapremo certamente di più domani, quando la Google I/O 2018 aprirà ufficialmente i battenti. La sensazione comunque, visto anche l'avvento del 5G, è che il settore dell'IoT si prepari finalmente a spiccare il volo.


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