Anestesia

La scienza è fatta di ricerca, sforzo e pazienza, ma a volte anche il classico colpo di fortuna può servire.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Prima di questa scoperta accidentale affrontare un'operazione chirurgica significava subire dolori indicibili, e in molti casi l'intervento sarebbe stato semplicemente impossibile. La riduzione o l'eliminazione del dolore sono stati a lungo un sogno, fino a che non si notarono le proprietà dell'etere e dell'ossido di azoto – più noto come gas esilarante.

L'attribuzione della scoperta è oggetto di dibattito: generalmente si citano infatti Crawford Long, William Morton, Charle Jackson e Horace Wells senza stabilire una "gerarchia". Ma la dinamica è più o meno nota: le due sostanze citate erano usate durante le feste letteralmente per "farsi due risate" fino a che qualcuno non pensò bene di farne un uso un po' più serio.

Per esempio, si racconta che nel 1844 Horace Wells vide con i propri occhi un uomo pugnalarsi la gamba senza sentire nulla, perché sotto l'effetto del gas esilarante. Una scena che evidentemente fece scattare più di un campanello: Wells si fece subito l'idea giusta, e la mise alla prova su sé stesso; poco dopo lui, Morton e Jackson cominciarono a usare l'anestesia abitualmente nelle cure dentarie, mentre Crawford Long cominciò a sperimentarla in ambito chirurgico.