Angry Birds e The Sims 3 violano gli stessi brevetti?

Rovio, Electronic Arts, Atari, Square Enix e Take-Two finiscono nel mirino del troll dei brevetti Lodsys per infrazione di brevetti. A fare le spese di questo clima di terrore sono sviluppatori grandi e piccoli, sia su iOS che su Android.

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a cura di Manolo De Agostini

Lodsys alza tiro e denuncia Rovio, Electronic Arts, Atari, Square Enix e Take-Two Interactive. L'azienda, definita anche "troll dei brevetti"  perché detiene proprietà intellettuali senza usarle in nessun ambito, ha recentemente modificato la propria causa contro gli sviluppatori iOS e Android.

Sparisce dalla denuncia l'azienda vietnamita Wulven Games (sarà scesa a patti?) ma entrano cinque pezzi da novanta. Rovio è accusata di infrangere almeno uno dei brevetti Lodsys con Angry Birds per iOS e Android

Electronic Arts è stata denunciata per The Sims 3 for iPhone, mentre Atari per il pacchetto Greatest Hits per iPhone e iPad. Square Enix dovrà rispondere delle tecnologie usate in Big Hit Baseball per iPhone e iPad, mentre Taka Two è stata chiamata in causa per 2K Sports NHL 2K11 per iPhone.

In totale la denuncia di Lodsys coinvolge undici aziende. Ricordiamo, per chi si fosse perso le puntate precedenti, che "il troll" ha iniziato a inviare lettere a decine sviluppatori richiedendo il pagamento di una licenza annuale per l'uso di tecnologie collegate agli acquisti in app e non solo.

Secondo l'esperto di proprietà intellettuali Florian Mueller, "Lodsys non ha paura di citare in giudizio le grandi aziende sviluppatrici di applicazioni. Non mi sorprende dato che ha tre altre cause in corso, tutte con realtà del calibro di HP, Brother, Adidas, Best Buy e The New York Times Company".

Come potete intuire, Lodsys non va troppo per il sottile. Non sono coinvolte solamente applicazioni per iOS, ma anche per Android. Google non ha preso posizione, al contrario di Apple, ed è probabile che Lodsys continui a mettere nel mirino gli sviluppatori Android. Il problema è che tra le grandi aziende finisce anche chi probabilmente fatica a pagare le spese legali di una causa o i costi di licenza.

Non sappiamo di chi sia la colpa, ma è evidente che in questo pasticcio a rimetterci c'è chi usa un SDK che dovrebbe essere a prova di bomba. Insomma, non dovrebbero essere gli sviluppatori a rispondere di qualcosa che è stato messo loro a disposizione da altri.

Apple, l'unica a parlare al momento, ritiene di aver già acquistato le necessarie licenze da Lodsys e di aver tutelato se stessa e gli sviluppatori iOS. Il troll dei brevetti afferma invece che la casa di Cupertino ha un tipo di licenza che non copre l'uso delle tecnologie da parte dei terzi e perciò, poiché la legge glielo consente, può rivalersi sugli sviluppatori. La stessa licenza è stata acquistata da Google e anche da Microsoft.

Apple ha chiesto a Lodsys di fare un passo indietro, ma il troll sembra sordo alle richieste di Steve Jobs. Con l'ingresso nella causa di aziende di grande calibro cambierà tutto? Difficile dirlo, ma la situazione non può continuare senza che si arrivi a una conclusione chiara per tutti. L'impressione è quella di essere a un punto cruciale della vicenda.